Regia di Alex Rivera vedi scheda film
Nonostante i giudizi per lo più negativi, ero incuriosito da questo film, ed ho voluto vederlo. La storia è interessante, complessa nelle premesse come consueto per le vicende con "derive" cyberpunk, ma avrebbe meritato ben altro intreccio e svolgimento. In realtà, gli accadimenti sono pochi: dopo la distruzione della propria abitazione e la morte del padre a causa dell'attacco di un drone da egli stesso provocato, l'abitante del paese di un Messico del prossimo futuro povero ed isolato dai ricchi Stati Uniti, si reca a Tijuana, dove entra in contatto con una ragazza che prima ne sfrutta i ricordi per venderli, casualmente, a colui che controllò il drone assassino, e poi, innamoratosene, aiuterà lui ed il pilota del drone, pentitosi, a fare qualcosa di utile per la sua gente. Il tutto è suddiviso in quasi 90 minuti di film, che in realtà è molto lento e concede spazio alla descrizione di Tijuana e della società del futuro: in particolare, si evidenzia la disparità tra Stati Uniti, in cui prevalgono avidità, sopraffazione e spettacolarizzazione del dolore, sullo stile di "The Running Man", ed un Messico povero e sfruttato, in cui però tradizioni ed alcuni valori positivi resistono. L'azione è ridotta al minimo, nessuno degli attori eccelle per la recitazione. Colonna sonora decente.
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