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Il cosmo sul comò

Regia di Marcello Cesena vedi scheda film

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La recensione su Il cosmo sul comò

di scandoniano
3 stelle

 

Il film della svolta per Aldo, Giovanni e Giacomo. Aiutati dal discreto Marcello Cesena alla regia, il trio comico diventato famoso grazie a “Mai dire gol” si cimenta in un nuovo cinepanettone, stavolta però dallo stile e dalla struttura totalmente inusuali. Una sorta di nuova strada professionale, con l’intento di sdoganare Aldo, Giovanni e Giacomo dall’icona di comici di cabaret prestati al grande schermo, per porli sotto una luce diversa, quella di attori.

Merito di una scrittura che ha, fin dal soggetto, la volontà di andare in questa direzione: è come se professionalmente attori ed autori del film avessero cercato il proprio karma (proprio come i protagonisti di alcuni episodi, eremiti sul Tibet); provare, finalmente, a suonare il gong, tra tanti anonimi suonatori! Lo si denota da alcune scene, in cui le smorfiette di Aldo diventano imbranatura d’amore; dove la fisicità di Giovanni si trasforma in critica sociale; dove l’essere perennemente soggiogato di Giacomo è stavolta fine al più ancestrale degli scopi, la riproduzione.

Tecnicamente sarebbe un film a episodi (eremiti sulle montagne che cercano di sottrarre un gong al gran maestro, gitanti milanesi sui generis, raffigurazioni in pinacoteca pieni di sentimenti, prete e parrocchiani invischiati in loschi affari, coppia disperata per la scarsa vitalità degli spermatozoi di lui).

Formalmente si tratta di molto di più, per quanto spiegato in precedenza.

Praticamente è un film pretenzioso e poco digeribile, dove il suddetto passaggio (crediamo semi-obbligato) da comici ad attori ha fatto bene più al trio comico che a chi è si è seduto in poltrona attendendo le smorfie goffe di Aldo, il maniacale stile di vita di Giovanni, l’essere soggiogato di Giacomino.

Il tutto per dire, ed in questo il film ci riesce, attraverso la presentazione di cialtroni e sedicenti figure professionali, che invece di andarlo a cercare chissà dove, tutto l’universo possiamo trovarlo sul settimino della propria stanza…

In fondo, comunque, quello che richiedeva la maggior parte del pubblico pagante, ossia un mucchio di risate, rimane una richiesta inevasa...

 

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