Regia di Peter Segal vedi scheda film
Dopo l'enorme successo avuto dalla saga cinematografica di James Bond 007, la tentazione di realizzare parodie del cinema di genere spionaggio è cresciuta negli anni, abbiamo avuto per parecchio tempo la saga di Austin Powers retta totalmente dal comico canadese Mike Myers, in questo caso abbiamo una parodia che prende di mira la CIA anzichè l'MI6 ed al posto di Myers abbiamo Steve Carrell attore americano non particolarmente conosciuto in Italia nella seconda metà degli anni 2000 se non per qualche pellicola stereotipata, banale e carica di luoghi comuni che tuttavia la dice lunga sul conformismo di quegli anni. Steve Carrell tuttavia pur non avendo il talento di Myke Myers diede vita ad un personaggio molto meno volgare, anche grazie al fatto che al contrario del collega canadese non doveva prendere in giro un playboy, libertino e drogato di fregna. Il personaggio interpretato da Carrell è una sorta di nerd imbranato, goffo, poco attraente, con un passato di obesità, non particolarmente sveglio, ingenuo e poco scaltro; una sorta di antieroe in pratica. A parte tutto il film è una lunga sequela di gag comiche, una più esilarante dell'altra: il la gomma da masticare attaccata alla suola della scarpa, il bagno dell'aereo, il paracadute, il topo, il cono insonorizzato, lo stagno delle paperelle a Washington, l'incubo di Maxwell Smart che sogna di tornare obeso, la festa di compleanno, Max pilota di caccia che vomita nella maschera dell'ossigeno dopo un tonneau, tra l'altro questa scena pur essendo esilarante è inserita male nel contesto del film, non ha soluzione di continuità con la scena precedente e con quella successiva, ed inoltre l'aereo all'inizio è un f22 fiore all'occhiello dell'USAF in quegli anni, alla fine invece è un f18 in uso nella marina degli Stati Uniti, alcuni dialoghi risultano abbastanza divertenti, insomma il film fa ridere senza eccessiva trivialità, voto: 8.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta