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Identikit di un delitto

Regia di Andrew Lau vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Identikit di un delitto

di berkaal
5 stelle

Cominciamo con titolo. Un idiota qui in Italia, pensa bene che tradurre letteralmente "The Flock", il titolo originale, ne "Il Gregge", non faccia figo, quindi ha un'idea geniale e sceglie un titolo generico e simile a tanti altri (identikit di un assassino, di un omicidio, di un incubo, eccetera) che in più c'entra poco col soggetto della pellicola. Ovviamente altri idioti trovano che l'idea sia ottima, quindi approvano e lasciano fare. Tutto regolare, tanto di idioti l'Italia è piena, soprattutto nelle posizioni di potere.

Regia di Andrew Lau Wai-Keung, da Hong Kong, ottimo, il fruitore si dispone ad una ventata di aria fresca, e invece no, la pellicola è piena dei classici e ritriti luoghi comuni dei film americani, in quantità talmente impressionante che è impossibile elencarli tutti. Primo: c'è da salvare una ragazza che è stata rapita. Ok, un classico, niente di cui meravigliarsi. Secondo, il protagonista sta per andare in pensione. Che caso! Terzo, gli affiancano una recluta. Allez! Quarto, è una bella ragazza. Ok, questo è scontato. Quinto, gli tolgono il caso e gli intimano di non interessarsene più. Chi l'avrebbe mai detto. Sesto: lui continua le indagini da solo. Incredibile! Settimo: nessuno gli dice niente, ma lo lasciano fare. Ma Dai! Ottavo: lui riesce a trovare la ragazza rapita. Non ci posso credere (alla Aldo Baglio). Nono: gli sparano e lui sembra morto. Non s'è mai visto! Decimo: invece non è morto e salva la bella recluta all'ultimo secondo. E daje! Undicesimo: la ragazza rapita viene salvata. Ok, questo si sapeva fin dall'inizio. E non sarebbe finita qui. Le inquadrature e gli effettucci sanno tanto di videoclip, c'è compiacimento e ottusa vanità, alcune situazioni sono poco convincenti così come Richard Gere in quel ruolo. Si tratta di un filmetto.

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