Espandi menu
cerca
Spiderwick - Le cronache

Regia di Mark Waters vedi scheda film

Recensioni

L'autore

chinaski

chinaski

Iscritto dal 24 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 18
  • Post 51
  • Recensioni 629
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Spiderwick - Le cronache

di chinaski
6 stelle

Famiglia a conduzione materna arriva in una casa isolata e fatiscente, la tenuta Spiderwick. Il trasloco è stato causato dal nuovo lavoro di Helen, la mamma e dall’abbandono del tetto coniugale da parte del padre. I figli, l’adolescente Mallory e i due gemelli Jared e Simon, si ritrovano quindi davanti a questa enorme casa, immersa nel bosco e altro non possono fare che entravi dentro e iniziare a scoprirla. Jared, mentre è in cucina, sente dei rumori da un muro, con la scopa comincia a dare botte sulla parete, fino a quando questa si crepa rivelando la presenza di un montacarichi. Il ragazzino vi entra dentro e sale verso una stanza segreta. In questa stanza troverà un libro: La guida pratica di Arthur Spiderwick al mondo fantastico che vi circonda. Incuriosito il ragazzino aprirà il libro dando così vita ad un avventura fantastica che coinvolgerà tutta la sua famiglia.
Tratto dai libri di Tony DiTerlizzi e Holly Black, Spiderwick è un’esperienza lisergica che i bambini scambieranno per pura fantasia. Infatti il fulcro della storia riguarda la capacità di saper vedere. Molti degli esseri fiabeschi presenti possono essere visti solo attraverso determinate circostanze. La prima è che loro vogliano essere visti e quindi decidano di mostrarsi agli umani. La seconda è farsi scatarrare in faccia dal simpatico Hogsqueal, la terza è guardare attraverso una pietra magica (la seeing stone) o uno speciale monocolo. Il cinema diventa quindi esperienza visiva allucinatoria, piena di meraviglia, con distorsioni spazio temporali (lo afferma lo stesso Arthur Spiderwick nel giardino incantato nel quale è tenuto prigioniero, una visione che sembra scaturita dalle magiche pillole del Dr Hoffman), dove la realtà nasconde tanti segreti che solo un occhio privilegiato può osservare, un occhio che sappia andare oltre le normali percezioni umane.
Se questo non bastasse a determinare la matrice psichedelica della pellicola basti ricordare che il cerchio magico che protegge la tenuta Spiderwick è composto da funghi velenosi, non tanto diversi dai magic mushrooms.
Il sottotesto familiare riporta poi alla luce vecchi e a quanto sembra insuperati problemi. L’assenza del padre che scappa con una nuova donna (e la sua simbolica uccisione da parte di Jared), la menzogna da parte dei genitori che non raccontano la verità sulla loro separazione, il riscatto del bambino “difficile” che si dimostra coraggioso.
Spiderwick è un fantasy che resta fedele al proprio mondo basandosi interamente sull’immaginario creato da Black e DiTerlizzi, senza riferimenti esterni. E riesce a catturare a pieno lo sguardo dello spettatore, che vaga meravigliato tra folletti, orchi e boschi magici, come in una incantata visione, grazie anche all’ottimo lavoro svolto sugli effetti speciali e visivi dall’insuperabile Industrial Light & Magic e dal Tippett Studio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati