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Walk Hard: The Dewey Cox Story

Regia di Jake Kasdan vedi scheda film

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La recensione su Walk Hard: The Dewey Cox Story

di Utente rimosso (Bright Parker)
6 stelle

Elvis Presley, Jim Morrison, Johnny Cash, i Beatles...Dewey Cox.
Il film di Jake Kasdan rappresenta questa figura musicale (totalmente fittizia) per mezzo di quelli che sono stati, negli anni che furono, i Miti del Rock 'N Roll; ma, alla fine, chi è questo Dewey Cox? A parer del sottoscritto, sembrerebbe il "figlio scemo", o meglio, la "diabolica" combinazione di tutti i figli (chiaramente fittizi) scemi di tutti gli artisti sopra citati. Ad interpretare questo curioso personaggio, c'è l'istrionico John C. Reilly, che, in passato, ha già fornito convincenti prove recitative in svariati prodotti cinematografici come "Magnolia" di Paul Thomas Anderson, "Gangs of New York" di Martin Scorsese, "The Hours" di Stephen Daldry e via discorrendo, non discostandosi, però, dallo stereotipo del cosidetto "ruolo di contorno" a cui sono "costretti" a "sottostare" anche molti altri talentuosi attori. Come detto, la pellicola è diretta da Jake Kasdan e sceneggiata da Judd Apatow, già autore e regista di "40 anni vergine" e "Molto incinta".
"Walk Hard", titolo dell'omonima canzone praticamente onnipresente nel film, può essere visto in diversi modi: come commedia demenziale o semplicemente come commedia, come parodia comica di varie biopic musicali o semplicemente come parodia. Se consideriamo il primo genere, allora il film di Kasdan è senz'altro da considerare come un prodotto tutto sommato discreto, senza particolari pretese, destinato comunque ad un pubblico che, presumibilmente, ha già intenzione di vedere "un certo tipo" di film. Prendendo in esame invece il secondo genere, "Walk Hard" risulta solo come una grottesca e bozzettistica farsa intenzionata solo a strappare un paio di risate "grasse" per poi rivolgersi agli spettatori dicendo: "Arrivederci e grazie!" e chi s'è visto, s'è visto...
Non volendo stroncare in pieno la pellicola di Kasdan, anche perchè, sinceramente, non se lo meriterebbe, voglio vedere "Walk Hard" come un tentativo di tornare, in qualche modo, ad una comicità non dedita (solo ed esclusivamente) alla spudorata parodia, ma intenzionata ad andare al di là della sciocca e semplice risata. Tuttavia, il risultato è tutt'altro che eclatante, perchè, nonostante le buone intenzioni a cui ho fatto riferimento poc'anzi, la pellicola è priva di mordente, incapace di "graffiare" e registicamente tentennante. Lo script di Apatow non riesce a nascondere evidenti lacune e frammenti "riciclati" proprio dalle commedie demenziali citate in precedenza, cosìcche, gli spunti davvero originali si possono contare addirittura sulle dita di una mano.
Anche l'interpretazione di Reilly non è certo memorabile, almeno per quanto concerne il tipo di ruolo che ha intrapreso in questa pellicola, il quale si riduce (tristemente) a “scimmiottare” i vari Presley, Morrison, Cash ecc.
Che dire? Si può trovare di peggio e, senza ombra di dubbio, di molto meglio.

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