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Kamikazen. Ultima notte a Milano

Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film

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La recensione su Kamikazen. Ultima notte a Milano

di bradipo68
6 stelle

Metti una sera a Milano dentro a un locale di cabaret in cui un gruppo di poveracci ha la possibilità di proporre i propri numeri comici.E metti anche un lestofante a forma di manager che si fa pagare per fare esibire questi poveracci.Ma stavolta il sole batte anche per i poveracci,almeno per qualcuno di loro.La Milano di questo film e di Kamikaze(nome di un cavallo su cui scommette il manager perdendo una bella somma ) è una città matrigna che concede poche occasioni agli sfigati.Ecco perchè quando questi cabarettisti dilettanti hanno questa occasione si sentono vicini tutti all'avvenimento che può far svoltare le loro vite mediocri.E ci si attaccano come molluschi allo scoglio.Salvatores punta la cinepresa sull'attesa che vivono questi personaggi.Kamikazen è un film notturno girato nel ventre metallico di una città aliena che ti mastica e ti risputa senza neanche averti digerito ,può essere considerato come il figlio degenere di quella che fu la commedia all'italiana.Perchè comunque qui si ride poco e quando succede si ride per non piangere.Le strade di Milano nel buio assumono una fisionomia ancora meno rassicurante e la verve comica di tutti gli interpreti va di pari passo con una sensazione di malinconica inquietudine che ammanta le vite senza prospettiva.E'un film milanese d'ambientazione e con alcuni attori milanesi ma non sfrutta i luoghi comuni che sono attaccati come una seconda pelle ai milanesi e ai lumbard in genere.I cabarettisti che lo interpretano pur se figli della terra longobarda guardano alla realtà in modo astratto,la loro visione è deformata dal loro essere cabarettisti avvezzi al calembour verbale e a una venatura grottesca,non chè caustica di quello che li circonda.Proprio per la molteplicità dei punti di vista il film però risulta frammentario,senza un punto focale che permetta di appassionarsi alle vicende di questi poveracci e tantomeno a compatirli.E la regia di Salvatores non aiuta certo alla fruibilità,di un opacità paragonabile a quella degli interni che inquadra....

Su Gabriele Salvatores

regia opaca

Su Paolo Rossi

molto bravo

Su Gigio Alberti

non male

Su Silvio Orlando

il più malinconico

Su Claudio Bisio

simpatico

Su

surreale

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