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A Mighty Heart - Un cuore grande

Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su A Mighty Heart - Un cuore grande

di ethan
7 stelle

Nel gennaio del 2002 il giornalista del Wall Street Journal Michael Pearl (Dan Futterman, migliore come sceneggiatore) viene rapito a Karachi, enorme città del Pakistan, dove si trova con la moglie, incinta di sei mesi, Mariane (Angelina Jolie), per inchieste relative al terrorismo di matrice islamica. Dopo alcuni giorni di spasmodiche ricerche, in cui è intervenuta l'Intelligence americana, in collaborazione con la polizia locale, il corpo dell'uomo verrà ritrovato decapitato e fatto letteralmente a pezzi.

'A Mighty Heart' è la cronaca, filologicamente molto accurata - basata sul libro di memorie della moglie dello sfortunato corrispondente - e anche emotivamente parecchio coinvolgente di tale fatto, resa in immagini da Michael Winterbottom, che adotta una tecnica da reportage, con parecchie scene girate con la camera a mano per le sequenze d'azione, per dare l'idea dell'ambientazione caotica in cui si svolge la tragica vicenda, ovvero una città tentacolare, sterminata, con gente ovunque e ad ogni ora, animali per le strade, quasi un pericolo in ciascun angolo in cui ci si muove, dato anche l'elevato tasso di criminalità della stessa, ma incespica nelle lunghe e concitatissime sequenze parlate, difficili da sostenere, anche per il crogiolo di lingue (inglese, francese, urdu, arabo) parlate, senza creare qualche caduta di ritmo.

Altro elemento che fa propendere per un giudizio positivo sul lungometraggio è il ritratto esaustivo della figura di Mariane, donna agguerrita, passionale e senza paura, resa con grande convinzione, aderenza e trasporto da Angelina Jolie, che in più di una scena 'recita con gli occhi', culminante nella toccante sequenza, dove, resasi conto della certezza della morte del marito, si chiude nella sua camera e urla disperata tutto il suo dolore, in una delle sue prove più significative della sua carriera.

Discreto esempio di cinema militante e 'temibile', a mio avviso, la versione doppiata, per i motivi anzidetti.

Voto: 7 (v.o.s.).

 

 

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