Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Il nascondiglio è un nosocomio glorioso di facce che da sole meriterebbero un bel votone. Dunque, c'è Sydne Rome (ma il nome nei titoli di testa è scritto sbagliato, sic!), il grado senza ritorno della chirurgia plastica, che purtroppo sparisce subito nell'incipit: peccato, il suo volto è il massimo dell'orrore. Poi c'è Angela Goodwin, che dai tempi di Lattuada e Lado non la si può dimenticare. Ci sono il cognato di Rocky Balboa (Burt Young), l'ex principe della città (Treat Williams) e l'ex leather girl (Rita Tushingham, l'unica uguale a 50 anni fa). C'è Giovanni Lombardo Radice, l'ex e indimenticato John Morghen. C'è Yvonne Brulatour Sciò (molto vicina alle labbra di Emmanuelle Béart), l'ex Yvonne Sciò che adesso ha pensato di adottare anche il cognome del nonno che fu partner dei fratelli Lumière! C'è Venantino Venantini che doppia da sé il suo elettricista dell'Iowa con un forte accento romanesco da trattoria. C'è Riz Ortolani alle musiche, ex perché era grande e adesso mica più tanto, ma non c'è da meravigliarsi. Poi, in mezzo a codesto e cotanto bendiddio, c'è Laura Morante, che ci si perde, prevedibilmente, avendo a che fare anche con vecchiarde malefiche e un passato che non la vuole lasciare in pace, poverina. La ragione di un film del genere, già pronto per un prime time Tv, è un mistero più fitto di quello dello script.
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