Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Lo sguardo spento e vitreo di uno squalo, il tono di voce piano che non prevede repliche, una piccola bombola usata per fare saltare le serrature irresistibile come la determinazione di chi la porta sempre in giro come unica fedele compagna. E' questa la figura del terribile sicario interpretato da Javier Bardem con cui si trova a fare i conti l'altro protagonista del film Llewelyn (J. Brolin), appropriatosi quasi involontariamente e a suo malgrado di una ingente somma di denaro appartenente ad una banda criminale.
Sicari implacabili, pane quotidiano del cinema giallo o noir, eppure materiale ancora originale e malleabile per i poliedrici Cohen che plasmano un automa fatto di carne, ossa e sangue, un terminator venuto dal presente capace di buttarci nel gorgo ansiogeno di una preda, una figura ben più grande dei suoi mandanti e che pare trascendere dal fim stesso come Hannibal Lecter. Perchè lo fa, perchè è così determinato oltre ogni logica? Ci inquietano la mancata comprensione degli altri, le ragioni del male e l'incomprensione dei moventi. Demoni dostoevskiani e dubbi irrisolti.
Ma i fratelli Cohen conoscono altri modi per fare traballare le nostre certezze, certo non si trovano in difficoltà di fronte ad una trama che prevede un intreccio complesso ed una caccia che ha diverse prede e molti cacciatori. L'epilogo dell'inseguimento e la soluzione escogitata per la sua rappresentazione, fanno parte di queste sorprese. A riguardo sono consentite opinioni ma non considerazioni definitive: ne va del nostro divertimento.
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