Espandi menu
cerca
300

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

Recensioni

L'autore

stanley kubrick

stanley kubrick

Iscritto dal 6 ottobre 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 74
  • Post -
  • Recensioni 153
  • Playlist 13
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 300

di stanley kubrick
4 stelle

QUESTA E' DAVVERO LA GLORIA?

"Quando il bambino nacque, come tutti gli spartani fu esaminato: fosse stato piccolo, gracido, malato o deforme sarebbe stato scartato; quando fu in grado di reggersi in piedi ricevette il battesimo del fuoco al combattimento, gli insegnarono a non indietreggiare mai a non arrendersi mai, gli insegnarono che la morte sul campo di battaglia al servizio di sparta era la gloria più grande che la vita avrebbe potuto offrirgli"

Spettacolo allo stato puro nel secondo film del regista statunitense Zack Snyder, già autore del remake di Zombi di Romero, intitolato L'Alba Dei Morti Viventi. Sicuramente, il film entra a pieno merito come uno dei migliori film storici degli ultimi 10 anni. Anche per le frasi meravigliose che si continuano a sentire dai soldati spartani. Grida di speranza, di morte, di coraggio, di resurrezione. Ma il grande merito và agli effetti speciali a cui si fa uso per l'intero film. Quest'ultimo è un adattamento cinematografico dell'omonima graphic novel creata da Frank Miller, The 300 Spartans. Il film in questione è sicuramente un buon adattamento della graphic novel di Miller, anche molto fedele, sia alla storia che agli eventi. Purtroppo però, nella pellicola ci sono tantissime inesattezze storiche (vedere soprattutto sulla pagina di Wikipedia dedicata al film in questione), che hanno fatto del film molte critiche, soprattutto per la non troppo vera storia sulla Battaglia Delle Termopili, dove 300 spartani cercarono di sconfiggere i Persiani, i quali volevano impossessarsi di Sparta e dei loro abitanti. Il personaggio principale, Leonida il re degli Spartani, è interpretato da Gerard Butler. Regina Gorgo da Lena Headey. Terone da Dominic West. Delios da David Wenham. Il grande re Dio Serse da Rodrigo Santoro. Fotografia di Larry Fong, montaggio ottimo di William Hoy, musiche memorabili e molto importanti per film di questo genere di Tyler Bates, scenografia di James D. Bissel. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso regista in collaborazione con Kurt Johnstad e Michael Jordon.

"Ricorda sempre: la vera forza di uno spartano è il guerriero che sta a suo fianco. Perciò dagli rispetto e onore, e li riceverai a tua volta."

Questa frase detta da Leonida al proprio figlio, durante un finto combattimento, fa già capire che la società di Sparta è una società che pensa già al guerriero che deve combattere per la gloria del paese già quando è solo un neonato. I figli devono prendere la forza, il coraggio, la difesa dai propri padri. I padri gli assicurano una vita piena di vittorie, solo che i propri figli devono superare prove ardue, sia con il padre per i combattimenti che con il viaggio che dovranno intraprendere per diventare veri guerrieri.

"Il lupo comincia a girare intorno al ragazzo. Artigli di acciaio nero. Pelo scuro come notte. Occhi rossi di fuoco: gioielli dalle cave dell'inferno."

La vita per i bambini è dura già prima di diventare uomini. Guerrieri che non hanno ancora cercato la luce ma che nello stesso momento la cercano, rinchiusi in un tunnel buio dove nessun essere umano riesce a intravedere niente, neanche un segnale, nemmeno un movimento di una preda. Solo freddo e ossa. Le frasi scritte sopra e all'inizio dell'opinione si rivolgono a questi precisi ordini che la società di Sparta impartisce per i propri bambini. Tre fasi. Controllo, crescita in addestramento, uccidere prede. Con prede intendo una creatura orribile che non esiste nella faccia della terra (basti vedere quelli che citerò dopo...), un animale. Dopo che ha ucciso questa sottospecie di animale rientra trionfante a Sparta e la sua vita comincia in questo momento.
I mostri sono quasi inesistenti sulla faccia della terra in questo film. Da una parte ci sono quelli (mezzi) buoni, dall'altra quelli (più che) cattivi. Ma che differenze hanno gli uni dagli altri? Sotto sotto sono sempre mostri. Non esiste una differenza, secondo molti tra i mostri buoni e quelli cattivi. I mostri sono riproduzioni della nostra mente che, come succede nel film, talvolta, vengono riproposte sul grande schermo per dimostrare che il cinema non è tempestato solo di mostri. Il cinema è una riproduzione che può riprodurre i mostri fino al loro popolamento in qualche zona. Nella pellicola le citazioni sono (quasi) infinite. Si va dagli Efori, creature grottesche e mostruose che chiedono soldi per far sì che il Re possa consultare l'oracolo, altrimenti non potrebbe andare in guerra. Si passa anche da un gobbo che sembrerebbe spartano che segue la truppa dalla partenza per le Termopili, all'inizio sembrerebbe buono ma poi tradisce gli Spartani perchè non è riuscito ad entrare nell'esercito. Questo è un esempio di forte razzismo (?) da parte del re verso un diverso, anche se appartenente al proprio popolo (sul razzismo ci tornerò dopo). Questi erano gli unici (quasi del tutto) buoni, ovvero quelli che stanno per gli Spartani. Passiamo adesso ai mostri cosiddetti cattivi o, per dire meglio, antagonisti dei nostri eroi. In primis troviamo i guerrieri persiani (quelli veri che portano una maschera), di una bruttezza inconfondibile, basti guardare quello che gli levano "l'elmo". Non si sa se proprio tutti tutti i guerrieri persiani erano mostri, fatto sta che sicuramente molti di essi erano nelle condizioni di quello sopra citato. Oltretutto troviamo il gigante mostruoso (parodiato orribilmente nel film 3...ciento, scena che fa il verso a Rocky) che stava per uccidere Leonida in uno scontro faccia a faccia. Quest'ultimo si può considerare il gigante dell'intero film. Ma purtroppo, anche se più basso di lui, Serse sarebbe alto più di due metri. Leonida non è uno che intimorisce ma per trovarselo di fronte agli occhi dovrebbe aiutarsi con la scala citata in The Ring. Serse sembra gay, è una mia impressione e non lo nascondo. Le mie motivazioni sono che si è "truccato" le sopracciglia e che si mette i gioielli anche nei capezzoli (oltretutto ha un doppiaggio italiano che lo fa sembrare ancora di più omosessuale, con un vocione che rasenta il ridicolo). Ma questi si possono chiamare davvero mostri oppure sono solo frutto della fantasia? Risposta difficile questa. Ma i mostri fanno parte della vita quotidiana e in questa pellicola hanno un ruolo fondamentale sia per far paura sia per far spargere molto sangue.
Il razzismo è una forma orribile da vedere, sia sul grande schermo che nella realtà. Non è un discorso facile quello del razzismo. Nella realtà ci sono forme di razzismo tra due popoli che hanno carnagione diversa. Nel film invece si può considerare razzismo solo l'essere diversi non per carnagione. Entrambi vorrebbero dire essere diversi ma sono talmente uguali da essere quasi gemelli. Ci sono tante forme di razzismo ma nel loro insieme sono la stessa, identica cosa. La mania di essere superiori.
I traditori sono presenti sia nella storia del passato, che in quella presente, che in quella futura. I traditori sono delle deformazioni che entrano in un altro popolo per servire il popolo di appartenenza. I traditori sono coscienti del loro pericolo, eppure sembra che non hanno paura di morire (Gloria?). I traditori sono forme che prendono vita diventando mostri (razzismo?) della società. I traditori sono la morte, il verme che si addentra in un popolo per far sì che finisca nel catafascio. In questo caso il traditore è il capo dei consiglieri di Sparta. Verrà ucciso dalla regina nel corso di un incontro con tutti i saggi consiglieri per far sì che mandino più truppe a supportare i guerrieri nella battaglia delle Termopili. Ma questi traditori hanno le palle. Hanno coraggio nel rimanere nelle società di altri popoli. Hanno gloria (?) per il popolo di appartenenza, che lo ha addestrato, lo ha sfamato e lo ha reso un vero uomo-traditore. Hanno molti soldi perchè ricevono il compenso del duro lavoro fatto per il proprio re. Il traditore è la figura più importante dell'intero film.
I cieli tempestati di migliaia e migliaia di frecce. Il cielo che era grigio si colora di un nero fresco di una morte che sta arrivando. Il cielo che conosce solo nuvole. Mai il sole che non serve agli Spartani per dare nuova linfa alle propre forze in battaglia. Il cielo si arrangia. Non viene colpito. Non viene toccato. Ma viene abitato dagli dei Spartani, che fanno sì che il mare diventa tempesta e che spazzi via quella mezza dozzina di soldati persiani che si erano inseditati dentro navi. Anche il mare si gode lo spettacolo. E si gode anche i persiani che finiscono nelle sue fauci. Rabbioso se ordinato dagli dei, calmo se ci sono le nuvole in cielo, "Finto" per ordine del Chroma Key. La terra accoglie il sangue dei caduti, i loro corpi defunti. E nell'insieme accoglie mosche che si godono il putrido dei cadaveri, alimentandosi grazie alla terra arida. Le colonne di pietra che si ergono sopra la terra e sotto i cieli. Le più famose sono quelle dello stretto passo delle Termopili, dove si svolgono praticamente tutte le battaglie tra Spartani e Persiani.
Le scene di battaglia sono l'argomento più importante della vicenda. Ce ne sono tantissime in tutto il film. Dalla prima, "tranquilla" battaglia contro i deboli persiani fino a quelle vere e proprie. Alcune volte sono piene di azione e la macchina da presa riprende i personaggi intenti ad uccidere gli avversari molto velocemente. Altre volte ci sono rallentamenti, chiamati stop-motion, molto usati dal regista soprattutto nel Regno di Ga'Hoole, suo quarto film. Le battaglie sono molto trucide e non manca il sangue che schizza quà e là. Scene splatter si susseguono in un compendio di tensione che non lascia nemmeno una certezza.
Nel finale i cieli si colorano per la secona volta di nero, con migliaia di frecce che schizzano da tutte le parti. Molte di queste colpiscono Leonida, il quale prima aveva lanciato una lancia a Serse ferendolo alla bocca.

"L'elmo l'ho soffocava... gli limitava la visuale...
e lui deve vedere lontano...
lo scudo era pesante gli sottraeva equilibrio...
e il suo avversario è molto lontano!"

Queste le parole della voce fuori campo che accompagna buona parte del film. La lancia non gli è bastata.
Un anno dopo venne fatta una parodia orribile chiamata 3...ciento Chi l'ha duro la vince! Ma che è uno spot pubblicitario?
La morte non spaventa i veri re e il finale lo dimostra. Peccato per le troppe incertezze sia storiche che del regista, che se sapeva manovrare meglio questi due elementi importanti avrebbe confezionato un capolavoro.
Successivamente, ovvero un anno dopo, l'unico sopravvissuto alla Battaglia Delle Termopili senza un occhio giuda uno squadrone di soldati Spartani verso la vittoria.

"Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un re possa dare. Ricorda perché siamo morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto, era la sua speranza, "se un'anima libera dovesse arrivare in questo luogo negli innumerevoli secoli di là da venire possano tutte le nostre voci sussurrargli dalle pietre senza età... và a dire agli spartani viandante che qui secondo la legge di sparta noi giaciamo"... e così il mio re è morto, e i miei fratelli sono morti appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero! Si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa, hanno dato la vita! Non solo per sparta! Ma per tutta la grecia! E per la speranza difesa da questa nazione ora su questo aspro frammento di terra chiamato platea le orde di serse affrontano la loro disfatta! [grida di battaglia]. Li davanti i barbari si raccolgono. È nero il terrore che afferra saldo i loro cuori con dita di ghiaccio, conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani. E ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10.000 spartani alla testa di 30.000 liberi greci! Le forze del nemico ci superano di sole tre volte! Un segno per tutti i greci. Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia! E lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare! Dite grazie soldati A re leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!"

E si riparte con un altra storia.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati