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Complicità e sospetti

Regia di Anthony Minghella vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Complicità e sospetti

di berkaal
6 stelle

Cominciamo col titolo: non particolarmente felice quello originale, a meno che mi sfugga un doppio senso, decisamente banale quello italiano, il classico titolo qualunque che si confonde con mille altri e che si fa fatica a ricordare. Il film è indubbiamente piacevole: Londra è una città in cui anche gli scorci più squallidi sono diventati trendy, la vicenda presenta molti passaggi e situazioni interessanti, l'incedere della narrazione è lento ma suadente, delicato e raffinato. La prova del cast è molto convincente, tutti forniscono delle buone, se non ottime interpretazioni, e vorrei citare in particolare Vera Farmiga, che seppur in una parte limitata tratteggia una strepitosa e credibilissima prostituta, confermando di essere una delle poche attrici (ed attori) che possono interpretare personaggi diametralmente opposti tra loro (basti pensare a "Black Book"). Il grosso problema è lo script, opera dello stesso regista, Anthony Minghella: la vicenda è improbabile, alcuni spunti sono lasciati in sospeso (immagino volutamente), i personaggi sono sviluppati male (in particolare a mio avviso Liv è odiosa), ma soprattutto non c'è chimica tra di loro, in special modo tra i due protagonisti, la loro storia d'amore è poco credibile. Buona la musica di Gabriel Yared e gli Underworld. Il compositore libanese è collaboratore da molto tempo di Minghella, ed ha già vinto un Oscar con "Il Paziente Inglese" ed ottenuto due nomination con "Cold Mountain" e "Il Talento Di Mr. Ripley". Nota curiosa: il riassunto della trama da me scritto non sarà un gran che, ma quello di FilmTv è falso e fuorviante, redatto da qualcuno che sembra abbia visto un altro film. 

ATTENZIONE: LA PROSSIMA PARTE CONTIENE SPOILER

Un particolare che alla fine può sfuggire facilmente è che nella penultima inquadratura del film si vede Liv, la compagna di Will, di profilo, e si nota chiaramente che è incinta. Questo elemento, se da una parte completa e dà un senso al finale voluto dal regista, ne conferma la volontà di seminare la vicenda di dubbi e cose non dette, o solo accennate fugacemente.

Voto: 71/100

Sulla trama

Londra: Will Francis (Jude Law) è un architetto di successo, con il suo socio apre uno studio in King's Cross in cui però dei ladri penetrano ripetutamente nottetempo per rubare computer ed apparecchiature sofisticate. Will vive con Liv (Robin Wright) e con la di lei figlia Bea (Poppy Rogers), che ha manifestazioni di tipo autistico, ma la convivenza è da tempo problematica per una serie di motivi. Una notte Will insegue il ragazzo responsabile dei furti (Rafi Gavron), vede dove vive e scopre che la madre (Juliette Binoche) è una bosniaca che si guadagna da vivere facendo la sarta. A questo punto la vicenda si infittisce....

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