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The Prestige

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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Texano98

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La recensione su The Prestige

di Texano98
9 stelle

Nolan con questo film sfrutta appieno le proprie potenzialità, quindi parto con la premessa che nutro per questo regista una grande fiducia e stima, stima per aver realizzato due film che adoro (Questo e Memento) e fiducia che dopo la (altalenante) trilogia del cavaliere oscuro torni agli apici del passato, anche se l'altissimo budget del suo nuovo film non fa ben sperare. In questo film Nolan seppur con una grande produzione alle spalle sembra fare proprio quello che gli pare...per fortuna!. Straniante, freddo, inquietante in modo sottile e mai esplicito, "avvelena" lo spettatore lentamente fino alla fine, grazie a una messa in scena perfetta e sospesa, supportata da grandi scenografie e interpretazioni, su tutti un Christian Bale superlativo. La rivalità fra i due illusionisti è spietata, sono disposti a sacrificare amori, persone, sentimenti e perfino la propria vita per arrivare al proprio scopo, andando anche oltre la realtà, il possibile; tutte le altre tessere del puzzle, mogli, amanti e aiutanti, sono vittime del vortice generato dai due scaltri protagonisti che non riescono mai a darci un personaggio per il quale gareggiare. Citando nella scena del suicidio Kubrick e il suo Rapina a mano armata è inevitabile non ripensare al regista angolamericano per la sua regia fredda e onniscente, certo, Nolan è figlio di quest'epoca e d'altro canto bisogna ammettere che, almeno per ora, sembra essere stato inghiottito da Hollywood e la vera domanda è se riuscirà a prevalere sui gusti della massa e tornare a far film personali come appunto questo, dove l'ambiguità e la crudezza umana vengono a galla senza troppi fronzoli e creando da vero prestigiatore un grande numero di domande, di misteri, di particolari che fanno venire sempre più dubbi allo spettatore: qual'è il vero messaggio del regista? C'è di più dietro all'intreccio della (spettacolare, asfissiante) trama? Certo, c'è un mondo, proprio come quando Jackman si mette a decifrare il diario di appunti di Bale usando "Tesla" come parola chiave noi possiamo decifrare il film di Nolan a nostro piacimento, le chiavi di lettura sono moltissime; balza all'occhio la riflessione sul cinema e la sua illusione, anche in maniera ambigua ("You want to be fooled", la frase che chiude il film), Tesla ci suggerisce come la società non ammetta grossi cambiamenti, anzi, come non voglia che la gente sia stupita, Nolan ama Tesla e per questo ce lo pone come un semi-Dio, un genio folle che contempla il mondo dall'alto, senza mai finirne inghiottito e venendo sempre schernito perchè troppo geniale e schizzato per essere uno della massa; l'unico personaggio per cui Nolan gareggia è proprio quest'ultimo, tutti gli altri sono come dentro un tritacarne, un intreccio in un'epoca oscura, sporca, dove nulla è sicuro e tangibile, la più grande domanda che pone il film è fino a dove può spingersi un essere umano?, perchè tutto o quasi è possibile a questo mondo, ed è proprio questo che preoccupa; fino a che punto si può spingere l'uomo per sancire la propria felicità? Anche se, molto probabilmente, questa felicità che l'uomo tanto rincorre è inarrivabile? Are you watching closely? Bellissimo.
Voto: 8/9

Su Hugh Jackman

Ottimo nella parte.

Su Christian Bale

Il migliore, bravissimo e spietato.

Su Michael Caine

Sempre un grande, il buon Alfred (vestito per uccidere).

Su Scarlett Johansson

Bonissima, tanto basta, lo dice pure Caine.

Su David Bowie

Epico.

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