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L'amico della mia amica

Regia di Eric Rohmer vedi scheda film

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La recensione su L'amico della mia amica

di teaestefano
8 stelle

Secondo me uno dei migliori film di Rohmer, sottile analizzatore delle pieghe dell'animo femminile. E' un'attento studio psicologico, quasi tutto concentrato sulla donna, specialmente in campo sentimentale. Svariate situazioni delle tresche amorose vengono messe molto bene a fuoco, assieme alle motivazioni interiori (quasi mai limpide e lineari) che hanno le donne nell'agire in questo o in quel modo: non sapere bene cosa si vuole, buttarsi su uno ma amare un altro, provarci con uno per capire se si ama l'altro, far finta che non gliene importa niente finché lui non cade ai piedi di lei, passare ad un altro ma voler gustare la soddisfazione di vedere il precedente disperato e solo (vanità? vendetta?), e diverse altre tattiche contorte. Tutto ciò quando sarebbe più semplice e giusto dichiarare i propri sentimenti; certo, nel momento giusto e nel modo giusto, ma vuotare il sacco. E soprattutto essere fedeli, o lasciarsi prima di tradire. Il film è quasi interamente basato sui dialoghi, per seguire i quali è necessaria una certa attenzione, ma il percorso, benché un tantino impegnativo, è certamente gratificante. Quanto ai personaggi, abbiamo una protagonista che si comporta sostanzialmente bene, anche se è vittima di certe contraddizioni in cui possono cadere le donne, come l'innamorarsi di un tizio trasfigurandolo con l'immaginazione in un altra persona, in realtà inesistente. La presa di coscienza della pochezza di lui - che avviene sempre prima o poi - corrisponde ad amare delusioni e a volte all'insistere nell'autoingannarsi. Il paradosso si tocca quando lei dice a quello che in realtà è la persona giusta che vorrebbe star bene con l'altro come sta bene con lui (l'hanno detto anche a me, ahimè). Qui per fortuna la protagonista compie un cammino interiore di discernimento della persona adatta a lei, che non è il bellone affascinante ma vuoto, tutto fumo e niente arrosto, ma colui che la capisce e con cui sta veramente bene assieme. L'amica, invece, è un crogiolo di calcoli, contraddizioni, ripicche, voglie passeggere, bugie, tradimenti, e mosse furbe, la quale però finisce per farsi male con le sue mani, com'è giusto. In questo senso si può parlare di un film morale, nel quale il percorso della protagonista è chiaro ed ha un punto di arrivo (a differenza di "Le notti di luna piena"). Il finale, che in fondo non fa che mostrare l'incontro casuale di due coppie, è un concentrato di significati, aggiustamenti, chiarificazioni. E il montaggio diviene di colpo per un attimo veloce. Insomma bello, da guardare per riflettere e imparare. Adatto a giovani e adulti. Attori tutti bravi.

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