Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Garbata commedia nella quale la critica sociale è relegata in un cantuccio dai brillanti duetti della coppia protagonista formata da Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo.
Luigi Zampa dirige una garbata commedia che vive soprattutto dei brillanti duetti della coppia protagonista formata da Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo. Il primo è un cuccettista in servizio sulla linea internazionale Roma-Parigi che approfitta di tale situazione per vivere una doppia vita con moglie e amante (e figli in entrambi i porti) che ignorano l'esistenza dell'altra. Il secondo è la vera anima comica della situazione, incastonato nel ruolo di cognato briccone e nullafacente del primo e che, una volta scoperta la tresca, ne approfitta per perpetuare la propria comoda situazione da parassita. La critica sociale è davvero all'acqua di rose, relegata in secondo piano dai già citati duetti comici nonché dal moralismo fuori luogo (ma forse quasi obbligatorio nell'anno 1951) del finale. Davvero ilare la scena alla stazione di Torino Porta Nuova, con Fabrizi che cerca in tutti i modi di convincere suo cognato di trovarsi invece a Parigi. Bello anche l'escamotage dei racconti via epistole che la signora Clara (Vera Nandi) riceve da Parigi, alternando quelli del marito e quelli (di tono completamente opposto) del fratello. Il giro in decapottabile della Ville Lumière sa invece tanto (troppo) di cartolina illustrata messa lì al solo pro di soddisfare i co-produttori transalpini.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta