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La doppia vita di Mahowny

Regia di Richard Kwietniowski vedi scheda film

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La recensione su La doppia vita di Mahowny

di fratellicapone
10 stelle

...la doppia vita di un funzionario di banca e giocatore d'azzardo...tratto da una storia vera.

Un film assolutamente perfetto per rappresentare la dipendenza totale dal gioco. Dan Mahowny è un funzionario di banca in carriera, stimato dai suoi superiori e che tratta operazioni anche di grande importo. Ma Dan, impersonato da un grandissimo Seymour Hoffman, dal comportamento apparentemente impeccabile e tutto dedito al lavoro in realtà ha un fuoco dentro che lo consuma: il vizio del gioco d’azzardo. E’ un giocatore che gioca su tutto, partite, squadre e casinò. Quando non può andare in aereo al casinò scommette tramite un allibratore con il quale è sempre indebitato. Dan entra in un meccanismo infernale: si indebita per giocare e cercare di vincere per ripianare debiti precedenti. I soldi li prende in banca, simulando prestiti a clienti inesistenti e imbrogliando i conti dei clienti veri. E’ impassibile in questo suo comportamento, riesce a passare dall’impiegato di banca ineccepibile a funzionario infedele e truffaldino e poi a prendere un aereo e andare a giocare nei casinò per tutta la notte e rientrare il giorno dopo al lavoro. Una vita infernale. La cosa più singolare è che Dan è assolutamente impermeabile alle emozioni, non sembra contento quando vince né sembra abbattuto quando perde, eppure ne avrebbe tutte le ragioni perché il meccanismo della frode verso la banca non può proseguire all’infinito.

E’ questo l’aspetto che più mi ha colpito in Dan, l’assoluta mancanza di emozioni e per lui il gioco è come un lavoro senza fine, incessante e allo stesso tempo affascinante. Non c’è niente altro al di fuori del gioco. La sua ragazza che lo segue una volta in questi casinò rimarrà da sola per tutto il tempo.

Interessante sono i boss del casinò che, attraverso le telecamere di sorveglianza, studiano i clienti e Dan li colpisce perché è come un asceta del gioco d’azzardo. Pensa solo a giocare. I boss cercano di capire chi sia, come faccia ad avere tutti quei soldi. Alla fine Dan riuscirè a portare una somma colossale in banconote per giocare e rifarsi delle perdite. Nel corso di una interminabile notte giocherà e vincerà una somma enorme che gli permetterebbe di risolvere tutti i problemi ma, come ogni giocatore, non sa fermarsi fino a quando perde di nuovo tutto. Non poteva andare diversamente.

E’ un ottimo film, anche se tutto incentrato su un unico personaggio, chiuso in se stesso e poco comunicativo. E’ una grande provsa d’attore quella di Seymour Hoffman.

Un'osservazione finale, non pertinente con il film ma con la realtà che vedo ogni giorno. I tabaccai sono pieni di blocchetti di tutti i tipi di gratta e vinci e vedo le persone che li comprano decine e decine e li controllano all'istante. E poi ci sono le macchinette e la gente che sta li come in una catena di montaggio a buttare soldi. E' una cosa molto triste.

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