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Utamaro e le sue cinque mogli

Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film

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La recensione su Utamaro e le sue cinque mogli

di luca826
8 stelle

VOTO 8+ INTRECCIATO (Tv 8 Dicembre 2010) Mizoguchi riabadisce in questo film l'indipendenza assoluta dell'artista e lo fa alla grande. Intrecciando tre diversi piani: la parte melò, l'arte e per finire la libertà delle esistenze umane, il regista dimostra una lucidità espressiva notevole (la sceneggiatura di Yoda è fondamentale), i temi si confondono continuamente fino alla naturale conclusione in un finale summa del pensiero dell'autore, dove l'immedesimazione con Utamaro è sempre più chiara. Il vero artista è un drogato di bellezza, i mecenati non sono altro che degli affaristi, lui è schiavo della propria vocazione ed è per questo che rivendica la libertà espressiva, non vuole avere nessun'altra schiavitù se non quella dell'arte. "Devo disegnarla, devo disegnarla!" supplica Utamaro con le mani legate, davanti al dramma di Okita, è questa la sua missione, la missione dell'artista. L'opera è piena di personaggi anticonformisti, specialmente le donne (tipico del regista), libere, forti anche nelle passioni più estreme (Okita ad esempio) accomunate emotivamente con le sorti del pittore e considerando che il film è stato realizzato nel Giappone dell'immediato dopoguerra i significati simbolici e metaforici assumono un valore ancora più forte, decisamente sovversivo. Stupenda e folle la sequenza del bagno delle ragazze, secondo me una delle migliori mai girate da Mizoguchi (e non è poco...).

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