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Utamaro e le sue cinque mogli

Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film

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La recensione su Utamaro e le sue cinque mogli

di EightAndHalf
8 stelle

Okita, Oshin, Okue, Yukie e Oran. Ma anche Utamaro, Take, Shozaburo e Shinosuke. C'è ancora un altro modo in cui la modernità del cinema di Mizoguchi si palesa agli occhi: è un film-coro, una rappresentazione generazionale. Non va inteso, questo, nel senso puramente anagrafico; è più un affresco di un gruppo di persone che sistematicamente rompono con le regole. E' il lato più chiaro di 47 Ronin, la morte agrodolce della tradizione. L'uccisione del buon gusto, dell'arte accademica, del senso dell'onore, del rispetto sociale, dell'etica e della vita.

Questo schema corale, accolto da Mizoguchi così chiaramente solo questa volta, è un'altra maniera astratta per fare quello che lui sempre fa: decentralizzare il dramma. Magari è una cavolata, ma magari lo spiega meglio: Cinque donne intorno a Utamaro sembra una serie HBO degli anni 90. C'è trama, sì, ma che è anche un intrecciarsi di trame, incastrate insieme in un'ampia veduta sul mondo, con qualche climax e qualche tragedia, tutto nello spirito di una foto di gruppo.  Anche per questo è facile mettere Utamaro accanto ai 47 Ronin: è come un dramma diffuso, non perché la camera letteralmente si allontana dal dramma, ma perché un dramma ne uccide un altro e tutti i drammi combattono fra loro come samurai per prevalere sugli altri. E questa è l'inevitabile, naturale conseguenza di una febbrile passione collettiva per l'arte, le donne, gli uomini e, come dire, lo "stare insieme". Come nell'addio finale di Okita: sta morendo per un uomo, ma è triste perché non vedrà mai più tutti gli altri. 50 anni dopo HBO, o le serie tv in generale, avrebbero fatto lo stesso finale con un gruppo di amici che si amano e si odiano a vicenda in vortici inestinguibili. 

Kinuyo Tanaka recita nel ruolo di una vita, secondo solo a O-Haru. E' esuberante, tragica, fiera e folle. E' il dramma che vince alla fine. Utamaro dovrà raccontare la sua anima nei suoi dipinti. Nel frattempo, Mizoguchi racconta l'anima di tutto un mondo di amore e odio. 

 

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