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Memories

Regia di Katsuhiro Ôtomo, Tensai Okamura, Kôji Morimoto vedi scheda film

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Thrombeldimbar

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Memories

di Thrombeldimbar
7 stelle

Katsuhiro Otomo il “Pregevole” presenta: “Memories”, un'interessante film d'animazione diviso in tre episodi distinti che all'epoca non ebbe il giusto riconoscimento. 

 

“Magnetic Rose” è il primo dei tre episodi e il meno convincente a ragion veduta personale. Un manipolo di astronauti specializzati sono proiettati nella volta celeste incaricati di recuperare o disintegrate relitti spaziali. Ivanov (il capo), Beckner, Miguel e un altro membro dell'equipaggio dal nome sconosciuto ma dai chiari tratti orientali si imbattono in un segnale di soccorso obbligatorio. Arrivati alla sorgente, costituita da delle antiche rovine di una gigantesca astronave. Haintz e Miguel effettuano una spedizione di controllo ma gli eventi infausti ovviamente non tardano ad arrivare.. Una misteriosa presenza femminile dal tenore canto lirico li attira a se con malefiche intenzioni, facendo riaffiorare nella mente dei due sfortunati colleghi, eventi emozionali della propria vita vissuta. Lo spirito tormentato della bellissima cantante Eva sembra non trovar pace per la perdita dell'amato marito Carlo Rambaldi. Questo primo episodio, all'epoca certamente molto curato sotto l'aspetto grafico e cromatico, e dallo stile tipicomente "giappo" non mi ha fatto saltare dalla poltrona. Davvero troppe sono le reminiscenze assomiglianti ad altre pellicole fantascientifiche, anche se, probabilmente l'episodio scritto da Otomo ma diretto da Koji Morimoto, ha dato ispirazione ad altri filmetti di "concetto" americani di fine anni novanta.

Senza perdere ulteriore tempo passo immediatamente al sodo con il secondo episodio assolutamente più ispirato. 

 

“Sink Bomb” diretto da Tensei Okamura ma sempre tratto dagli scritti del maestro, è probabilmente il migliore del lotto. L'animazione viene racchiusa in chiave ironica facendo leva sulla tal volta grave scelleratezza dell'animo umano, (concetto filosofico fin troppo veritiero soprattutto consultando la storia della nostra specie animale). In un laboratorio chimico farmaceutico a pochi km a nord di Tokyo, lavora un ragazzo sempliciotto come tanti altri. Sarà il terribile incubo che scaturisce in primis dal suo raffreddore "bubbonico" ad agitare gli eventi. Anche se prontamente effettuato il vaccino influenzale (forse sarebbe stato meglio consigliare al ragazzo una seconda dose per stare tranquilli). Il morbo infatti non demorde traendo vantaggi anche dal l'inverno particolarmente rigido. I colleghi ormai stufi dei suoi continui starnuti e dei bacilli, gli consigliano il nuovo antipiretico dell'azienda che si trova nell'ufficio del capo. Quelle pillole dovrebbero avere un effetto quasi immediato contro i fastidiosi sintomi del giovane impiegato... Poco più tardi il capo, un ometto barbuto, basso, al momento isterico, (per altro comprensibilissimo), si attacca al collo di un dipendente. Arrabbiato è preoccupato in egual misura dopo aver saputo del maldestro uso sconsiderato delle pillole "antipiretiche" da parte del giovane protagonista raffreddato, si fionda verso quest'ultimo...

 

Il giovane avendo dormito nella poltrona della sala d'aspetto si sveglia la mattina seguente senza il raffreddore. Ma tutti i dipendenti, compreso i topini bianchi da cavia sono morti. Il panico si impossessa dell'impiegato, fa scattare l'allarme generale e chiama i soccorsi, in una frazione d'istante il grande schermo davanti ai suoi occhi si accende. Ad apparire in forma pixel è un pezzo grosso, forse troppo grosso per il ragazzo. Gli urla dallo schermo di riordinare le idee alla svelta, prendere un campione delle pillole, dei fascicoli a quanto pare segreti e di dirigersi immediatamente da lui a Tokyo senza proferire con nessuno dell'accaduto.. 

Il resto del film sarà costellato da colpi di scena e frenesia. Nell'ambiente invernale giapponese inoltre si manifesta uno strano fenomeno, la comparsa di girasoli e fiori di ciliegio.. Interessante e divertente episodio che non disdegna di far riflettere lo spettatore, vagamente ispirato alla vicenda statunitense di Gloria Ramirez.

 

Il terzo ed ultimo capitolo, quello che in un certo senso mi ha fatto più arrabbiare.. si intitola “Cannon Fodder”. Vengo da subito immerso in un mondo surreale e particolarissimo i disegni sono fantastici, davvero originali, si presentano perfettamente attinenti al contesto del film. Il panorama circostante mostra uno scenario apocalittico sarcastico, dove una famiglia con un figlio vive l'identica vita di tutti gli altri. Niente conta di più in quel mondo parallelo quanto mai domo del cannone bellico. La città ne è completa.. ogni abitazione grande o piccola, di ceto basso o alto, possiede un cannone per sparare. Le occupazioni per integrarsi nella società sono poche anzi è solamente una, contribuire laboriosamente a far sparare il gigante cannone "comunale". C'è il ceto basso che è l'addetto principale solo del caricamento, manovrando proiettili dal calibro smisurato. I Colonnelli danno il via al funzionamento del cannone con teatrali riti militari prima dell'avvento dello scoppio, (meravigliosa la scena riguardante). Tutti gli abitanti hanno la faccia stanca, sciupata, in cancrena oserei dire e non veniamo mai informati del perchè di questa fantomatica guerra a distanza nè chi sia il nemico. Purltroppo il finale non è all'altezza di tutto il resto è mi ha fatto innervosire.. il regista o forse Otomo stesso non approfondisce il messaggio, troncando il significato importante alla base. Certo non era facile l'impresa di trasmettere allo spettatore lo spiazzante finale, ma dovevano provarci senza ombra di dubbio che diamine! Per cercare almeno di dare vita a un qualcosa di assolutamente nuovo. Peccato, è stato veramente un peccato che la storia si sia conclusa in modo sbrigativo e inconcludente, altrimenti sarebbe stato di gran lunga l'episodio migliore.

 

In definitiva “Memories” resta comunque un bel vedere grazie alle potenzialità del grande regista nipponico che regala ai suoi fans e non solo, sempre cose da visionare con attenzione. Una piccola garanzia altroché! 6-7/10

 

 

locandina

Memories (1995): locandina

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