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Azumi

Regia di Ryuhei Kitamura vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Azumi

di mmciak
8 stelle

"Azumi" diretto nel 2003 da Ryuhei Kitamura,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia racconta che dopo la battaglia di Sekigahara,
un samurai viene ingaggiato dallo shogun di Tokugawa
per allevare un gruppo di ragazzini e farli
diventare assassini e finire gli alleati di Toyotomi
e prevenire un'altra guerra civile.

Azumi è una ragazzina di 8 anni,che è entrata
nella selezione perché si dimostra fredda
di fronte alla morte della madre per mano
del maestro samurai Gessai.

Azumi viene cresciuta come esperta nelle
arti marziali e diventa maestra del
combattimento con la spada.

Azumi ed i suoi nove compagni crescono
imparando queste tecniche e con il maestro
hanno l'obbiettivo di una non meglio identificata
"missione" che dovranno portare a termine,
appena sarà giunto il momento.

Diventati adolescenti il maestro Gessai
riunisce i suoi dieci discepoli e gli ordina
di formare delle coppie,scegliendo il proprio migliore amico,
dopo di che da l'ordine di combattere fino alla morte,
dato che dei dieci ragazzi soltanto cinque
dovranno portare a termine la missione. Azumi
e i suoi compagni sono perplessi e combattuti,
però lo fanno e cominciano "la missione"
di uccidere dei malvagi che vogliono fare le guerre,
senza esclusioni di colpi.

Il Film è preso da un manga,di cui conserva lo stile
fumettistico,con i pregi e difetti del caso,e ci racconta
Azumi e tutto il suo mondo e i suoi pensieri con dei
ripensamenti sulla missione e sul suo ruolo
di assassinare i malvagi.

La pellicola visivamente è qualcosa di eccezionale
e ineccepibile,con un uso giusto della slow motion
e combattimenti memorabili con la spada,infatti
lo considererei un "Wuxiapian".

Per quanto riguarda la regia di Kitamura è ambigua,
ma anche attenta ai personaggi e soprattutto a Azumi,
e il suo modo di vedere le cose,e lo realizza con un
suo stile atipico,ma molto personale e ci raffigura
un mondo che non ci sono né buoni né cattivi,
e non esiste il bene o il male.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove spicca Aya Ueto (classe 1985),che nel ruolo
di Azumi è perfetta e sembra nata per farlo
e il regista sa di avere un grosso potenziale
e gli regala bei primi piani di sguardo innocente
ma nello stesso tempo assassino e poi figurano
anche:
Shun Oguri-Hiroki Narimiya-Kenji Kohashi
e Takatoshi Kaneko.

Invece nel Cast tecnico segnalerei la colorata
fotografia di Takumi Furuya,il serrato montaggio
di Shuichi Kakesu,le splendide scenografie di
Yuji Hayashida e le suggestive musiche di
Tarô Iwashiro,che rendono efficace una messa
in scena ineccepibile.

In conclusione un gioiello realizzato
in maniera elegante,che è contro le guerre
ma soprattutto contro la violenza di ogni
tipo,e si va verso un finale prevedibile,
ma che ricorda in certi versi quello del
famoso:"la vendetta dell'uomo con una mano sola"
che anni fa era già stato messo in pellicola
con "La mano sinistra della violenza",
per l'esplosione di morti che racchiude
tutto il complesso,e che lascia aperta
"la missione" per un sequel arrivato
nel 2005 dato il successo per l'idea azzeccata.

Il mio voto: 7.

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