Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Giugno 1989. È l’ultimo giorno di scuola in un liceo della capitale. Sicuro che non avrà più niente a che fare con l’odiato professor Martinelli, Luca gli confessa il suo disprezzo. Il caso vuole che il docente interno all’esame di maturità sia rimasto ferito a causa di un incidente: indovina chi lo rimpiazzerà? Convinto che si vendicherà, Luca pensa di essere spacciato anche se i suoi amici lo sostengono. Inoltre l’incontro con la splendida ed irraggiungibile Claudia gli farà perdere la testa. Nell’esordio di Fausto Brizzi, baciato da un incredibile successo di pubblico e soprattutto dall’imprevista fortuna di diventare un best seller trans-generazione, si possono facilmente individuare i motivi del trionfo popolare: il sapiente e furbo recupero nostalgico della dimensione frivola degli anni ottanta; la strana operazione di riconoscimento degli adolescenti contemporanei nelle esperienze di una generazione lontana; la costruzione di un racconto di formazione che funziona anche al di là della sua contestualizzazione temporale. Commedia sentimentale abilmente vintage che trova il suo motore di senso nella colonna sonora evocativa (dalle Lamette di Rettore ai Wild Boys fino a Raf e al fondamentale Venditti che commuove con Settembre e legittima la narrazione con la canzona che dà il titolo al film) e nella facile identificazione del pubblico in un racconto a suo modo universale. Soprattutto regala a Giorgio Faletti un ruolo iconico che parla con frasi apodittiche e ricorda la giovinezza con gusto tipicamente sessantottino. Notevole anche Valeria Fabrizi come nonna affettuosa e ballerina, in coppia con un ritrovato Ric. Ha generato per qualche tempo un filone nel cinema commerciale e ha lanciato almeno un paio di attori.
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