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Cassiodoro il più duro del pretorio

Regia di Oreste Coltellacci vedi scheda film

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La recensione su Cassiodoro il più duro del pretorio

di undying
4 stelle

Commedia (poco) sexy in costume, che ricalca in buona sostanza la stessa sceneggiatura di "Poppea... una prostituta al servizio dell'impero". Scritto da Aristide Massaccesi (Joe D'Amato), il film rappresenta l'unica regia di un produttore poco ispirato.

 

Roma imperiale (I° secolo d.C.). Cassiodoro Etrusco da Arezzo (Renzo Montagnani), mentre è in un campo in dolce compagnia di Lesbia, scopre di essere osservato da un uomo, che prontamente aggredisce. Si tratta di Vindice (Salvatore Baccaro), in fuga dai legionari romani in quanto capo di una tribù ribelle avversa all'impero. Per premiarlo della cattura di Vindice, Calpurnio fa centurione Cassiodoro, inviandolo a Roma, assieme al prigioniero, per darne lieta notizia. Mentre è in marcia incontra Sulpicino (Oreste Lionello), un vecchio amico che si unisce al viaggio. Bene accolto da Nerone (Mario Carotenuto), Cassiodoro viene messo alla guida dei gladiatori. Con la complicità di Sulpicino e Ifigenio (un gay acquistato al mercato degli schiavi), si occupa di giochi truccati e prostituzione, sfruttando l'avvenenza delle vestali, mentre il povero Vindice perde la vita durante uno scontro nell'Arena. Presto scoperti dai pretoriani nei loro traffici illeciti, Cassiodoro, Sulpicino e Ifigenio vengono spediti da Nerone al Nord, per combattere contro una tribù di rivoltosi, guidata da Zundice, fratello di Vindice e dalla nipote Lagunda (Katia Christine). Nonostante le intenzioni di evitare lo scontro e procedere con un armistizio, Cassiodoro uccide involontariamente Zundice. Accolto nuovamente a Roma come un eroe, incontra Lesbia (diventata nel frattempo l'amante di Nerone, al posto di Poppea) e viene fatto console, proprio quando l'imperatore decide di dare alle fiamme la città. A causa dell'incendio che ha devastato Roma, i pretoriani si mettono alla ricerca dei fedeli di Nerone per giustiziarli. Assieme agli amici Sulpicino e Ifigenio, Cassiodoro decide di fuggire in Africa... 

 

"Sono un seguace di Fabio Massimo, temporeggio."

(Cassiodoro)

 

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Cassiodoro il più duro del pretorio: Salvatore Baccaro 

 

Sulla falsariga di Poppea... una prostituta al servizio dell'impero (Alfonso Brescia, 1972), il produttore Oreste Coltellacci, al suo unico tentativo dietro la macchina da presa, dirige questa strana commedia in costume, sceneggiata da Aristide Massaccesi e girata apparentemente in massima economia, tanto da riciclare scene da altri film, in particolare quelle dei combattimenti nell'arena o durante l'incendio di Roma (in questo caso sono state utilizzare le stesse sequenze che appaiono anche nel citato Poppea... una prostituta al servizio dell'impero). Sorretto da una comicità politicamente scorretta e da battute piuttosto triviali, Cassiodoro il più duro del pretorio non riesce mai a far veramente ridere, nonostante un cast di tutto rispetto, nel quale risaltano in particolare Gigi Ballista (mercante di "Mediolanum", interessato a fornire una partita di cocchi all'esercito) e Mario Carotenuto (un Nerone surreale e grottesco, spassoso quando è impegnato su una ricostruzione in miniatura di Roma, nel tentativo di sfruttare il vento per far meglio diffondere l'incendio). Montagnani appare stranamente sottotono, recita con certo menefreghismo, evidentemente spinto più da interessi economici che non da velleità artistiche. Scarsi anche i personaggi di contorno, in particolare Oreste Lionello (quasi insopportabile) e Salvatore Baccaro (costretto a fare facce più brutte del solito e strani versi animaleschi). Se si aggiunge che, nonostante il divieto ai minori, anche sul versante erotico il film offre ben poco (eccezion fatta per la sempre sensuale presenza di Katia Christine), diventa facile capire perché Cassiodoro il più duro del pretorio sia rimasto quasi invisibile per anni. Nessuno, in sostanza, dopo averlo visto, ne rimpiangerà la mancanza; soprattutto quando, alla fine del film, ci vengono offerti commenti di cammelli parlanti, che pronunciano battute con accento siciliano! 

 

657643

 

Citazioni 

 

"Da noi etruschi, quando nascon brutti, in qualche modo si gettan via da piccini..."

(Cassiodoro commenta la vista di Vindice/Salvatore Baccaro)

 

"Quando un uomo con la daga incontra un uomo con la spada, l'uomo con la spada è un uomo morto."

(Zundice)

 

background

Cassiodoro il più duro del pretorio: Oreste Lionello e Renzo Montagnani 

 

Visto censura [1]

 

Cassiodoro il più duro del pretorio ottiene visto censura n. 66230 in data 27 marzo 1975.

Dal verbale allegato al nulla osta:

 

"La Commissione (...) esprime parere favorevole per la proiezione in pubblico, con divieto di visione per i minori degli anni 18 per le numerose scene erotiche ed esibizioni lascive di nudi, il tutto tale da poter turbare la particolare sensibilità dei predetti minori."

 

I metri di pellicola, accertati, corrispondono a 2583 (94'30").

 

La versione trasmessa su "Cine34", di poco oltre gli 80 minuti, per ovvie motivazioni dovute alla normativa vigente è stata derubricata ai minori di 14 anni, effettuando cioè tagli della durata complessiva pari a circa 10 minuti.  

 

 

NOTA

 

[1] Dal sito "Italia Taglia".

 

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Cassiodoro il più duro del pretorio: Renzo Montagnani 

 

"Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: «Forza Roma!», allude soltanto a una squadra di calcio."

(Indro Montanelli)

 

Cassiodoro il più duro del pretorio (Oreste Coltellacci, 1975) - Titoli di testa

 

F.P. 17/07/2022 - Versione visionata in lingua italiana, trasmessa su Cine34

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