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I giorni del cielo

Regia di Terrence Malick vedi scheda film

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La recensione su I giorni del cielo

di mmciak
8 stelle

"Days of Heaven-I Giorni del cielo"
diretto nel 1978 da Terrence Malick,
devo dire che è splendido.

La storia si svolge nel 1916
e Bill, un manovale di Chicago,
e viaggia con sua sorella
minore Linda e la sua ragazza Abby
ed emigrano nel Midwest a lavorare come braccianti agricoli.

Per evitare le domande della gente Bill e Abby
fingono di essere fratello e sorella.

Il proprietario terriero Chuck,ha un male incurabile
e i medici credono che non
gli resti più di un anno di vita,
quando s'innamora di Abby e le chiede di sposarlo Bill
la spinge ad accettare la proposta in modo da poter
ereditare le sue ricchezze
dopo la morte,ma non va tutto
secondo i piani.

Il Film prodotto dalla Paramount è la seconda
opera di Terrence Malick dopo:"La rabbia giovane"
di 4 anni prima,che realizza un Kolossal di proporzioni
molto ambiziose,per come vuole narrare la realtà
ai primi del novecento con le difficoltà,ma anche
di divertimenti,ma con la speranza di una vita migliore.

Il tutto inizia con Bill che lavora in una fabbrica
di carbone ed ha un diverbio con il proprietario
e scappa in un treno di braccianti con la sorellina
Linda,e il regista ci fa sentire i pensieri di lei,
e della situazione che sta vivendo in quella
fattoria e della situazione che si sta evolvendo
dopo aver conosciuto Abby.

Il regista nonostante la pellicola abbia una
durata di 95 minuti realizza un lavoro di
"ampio respiro",con i suoi tempi anche lenti
per farci entrare nella situazione di quegli anni,
e per essere più realista possibile e da molta
importanza alla natura e ai suoi suoni e agli
ampi paesaggi,anche per un motivo preciso
che è verso il finale.

Poi cura l'estetica in maniera maniacale e
in ogni dettaglio di ogni inquadratura,anche
con macchina da presa a spalla per essere
realista e coinvolgerti nella vicenda.

Dopo una prima parte che è puntata
sulla faticosa vita dei braccianti agricoli
che vengono trattati come bestie per
una paga non alta,e intanto nelle pause
si divertono con giochi innocenti,
ci fa vedere che il rapporto tra Abby
e Bill,ma anche con Linda,e il tutto passa
attraverso con il suo punto di vista.

Poi svolta quando questo proprietario
terreno,malato terminale,e uomo anche
solitario si innamora di Abby,e Bill
la spinge a restare e sposarlo per
una vita agiata,praticamente ingannarlo
e intanto aspettare che muoia.

Allora la casa di questo fattore è vista come
il potere dei soldi e la speranza di vivere
meglio.

Intanto si crea tensione perché questo
vede che tra Abby e Bill che dicono di essere
fratelli e lui soffre di gelosia per questo,
e va avanti in crescendo,fino all'esplosione
finale.

Nel Cast spiccano  Richard Gere,quando
era ancora un Attore e non l'ombra di se
stesso (a partire dal 1990),nel ruolo di Bill,
che regge abbastanza bene tutto il complesso,
e che si vede che ci tiene a Abby,interpretata
da Brooke Adams,che ha una bellezza semplice
e per niente volgare,e rende bene nel suo
ruolo,poi Sam Shepard (il fattore) e
la giovane Linda Manz,nel ruolo di Linda,
dove passa tutta la vicenda nel suo punto di
vista.

Invece nel reparti tecnico segnalerei
la splendida colonna sonora del Maestro
Morricone che colpisce dai titoli di testa,
la splendida Fotografia di Néstor Almendros
(che vinse l'Oscar) che è uno dei punti di
forza per questi colori sui paesaggi e
le scenografie di Jack Fisk e i costumi
di Jerry R. Allen e Patricia Norris,
che rendono una buona ricostruzione
dell'epoca e messa in scena,che a mio
parere ha consumato la maggior parte
del faraonico Budget per questo.

Il Film nonostante fu premiato,non ebbe
molto successo e per questo per 20 anni
Malick fu escluso da Hollywood.

In conclusione un buon Film,
dove il regista con un linguaggio
narrativo poetico e con la cura
di un estetica del complesso,
ti conquista e ci narra una storia
a tre equilibrata,ma anche di fatica
e tempi duri,per un finale per niente
consolatorio ma sempre con la speranza
che può nascere qualcosa di migliore.

Il mio voto: 8.
    

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