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The Descent. Discesa nelle tenebre

Regia di Neil Marshall vedi scheda film

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DeathCross

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Descent. Discesa nelle tenebre

di DeathCross
9 stelle

Avendolo rivisto oggi, per la 3^ (almeno) volta, propongo delle riflessioni risalenti al marzo del 2017 e in cui ancora oggi mi ritrovo, pur con qualche possibile osservazione aggiuntiva (che forse inserirò nei commenti). 

 

 

Gioiellino Claustrofobico inglese.
Dunque, a parte la già citata Claustrofobia, la Scelta sicuramente non casuale di un Cast 'All Women' (eccetto i 'vampiri', ovviamente) e altri aspetti che, a memoria, avevo notato anche dopo la prima visione (come per esempio il modo in cui Sarah, la Protagonista, per sopravvivere e combattere i mostri 'regredisce' allo stato Animalesco), ho avuto modo di notare, oggi, qualche Sfumatura in più.
Innanzitutto, nella Musica, si odono diversi rimandi a "The Silence of the Lambs" (questo, in realtà, è da tempo che l'ho notato, e ho potuto rafforzare questa intuizione in seguito a numerosi ascolti del Tema Musicale 'principale') e anche al Carpenteriano "The Thing" in pochissime note ripetute in alcuni momenti del Film, rafforzando il Tema dell'Assedio che le Protagoniste subiscono, in territorio 'ostile' (le Tenebre), da parte dei vampireschi mostri. Inoltre, ho avuto modo di ammirare con sguardo molto più maturo le varie scelte Cromatiche e Luminose adottate nelle varie scene: se ad inizio Film prevalgono colori freddi, dando una Sfumatura quasi blu ai Paesaggi Montani, all'interno del sistema di Grotte, oltre alla presenza perenne di Ombre (grazie al quale il Regista riesce a giocare squisitamente con una delle Essenze del Cinema Horror, ovvero il Rapporto Visto-Non Visto), si passa dal Verde 'fosforescente' della luce 'neon' e della visione notturna della videocamera al Rosso 'opprimente' e Ancestrale del Fuoco e del Sangue.
Il Film è la Rappresentazione cruda e brutale della quotidiana Lotta della Femminilità contro i 'Predatori' che la circondano e, soprattutto, la Lotta degli Individui (in particolare Umani e, ancora più in particolare, le Donne) contro i Demoni e le Violenze nascoste nei rapporti interpersonali all'interno dello 'stesso genere' e ancor di più nella propria Psiche.
Non ricordavo bene la scena in cui Sarah uccide quello che a tutti gli effetti pare essere un cucciolo di 'crawler' (come vengono chiamati nei titoli di coda, comunque di fatto sono vampiri, o meglio la rappresentazione 'realistica' e 'animalesca' del Vampiro) e, successivamente, si scontra con la Madre di questo (unico esemplare palesemente femmina mostrato nel Film). La Sequenza è interessante soprattutto a livello Tematico, perché lo scontro tra Sarah e la 'crawler mother' non è uno scontro tra preda e predatore (tra l'altro, apro e chiudo una parentesi: nel Film man mano si vede come la lotta tra preda e predatore non si svolge per forza secondo la 'legge del più forte', o comunque non è scontato che il predatore sia il più forte) ma, da parte della 'crawler madre', è soprattutto una Vendetta, così come sarà una Vendetta la scelta di Sarah di sacrificare Juno, colpevole di essere stata l'amante del marito morto nel prologo, di aver tradito la fiducia del gruppo scegliendo un sistema di grotte inesplorate senza farlo sapere alle compagne e, infine, di avere involontariamente ucciso ma soprattutto intenzionalmente abbandonato Beth, e per di più mentendo riguardo alla sorte della compagna. Tornando alla Lotta con la crawler femmina, è interessante inoltre osservare come entrambe le Avversarie, Sarah e la Creatura, siano Madri che hanno tragicamente perso una figlia/un figlio, vedendo così recisa dalla propria Identità la Natura Materna...

Comunque, il Film resta quel Gioiellino che ricordavo, anche se diverse interruzioni e distrazioni hanno compromesso e spezzato purtroppo la piena godibilità (e inquietudine) dell'Opera: a Sequenza semi-onirica Finale, con quell'Inquadratura laterale in campo (mi pare) lungo dove il sentiero luminoso immerso nelle Tenebre attraversato da Sarah, è di una Bellezza Straordinaria!
Una critica che si può fare è quella di aver sprecato la possibilità di sfruttare al massimo la Claustrofobia, oltre che Visiva (impeccabile), Sonora: infatti, la necessità da parte delle protagoniste di 'zittirsi' per non farsi 'vedere' dai predatori viene diverse volte buttata alle ortiche con urli alquanto 'stupidi' nella mentalità narrativa, e se questa 'semi-incongruenza' può essere facilmente 'perdonata' ai fini della narrazione, personalmente avrei invece preferito che si optasse per un Silenzio quasi Tombale, magari amplificando rumori minimi come uno spostamento, mentre invece si è optato per una più 'classica' (e 'accettabile' dal pubblico, probabilmente) alternanza tra momenti 'muti' e momenti 'parlati', anche dopo l'Arrivo irruento dell'Elemento Orrorifico. Ma questo è un 'difettucolo' minimo, che comunque non distrugge tutta la Bellezza Artistica del resto del Film.

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