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Gang

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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La recensione su Gang

di bradipo68
8 stelle

Romanticismo e Grande Depressione.Hanno ben poco di poetico i tre evasi che si mettono a rapinare banche nell'America della Grande Depressione prostrata dalla crisi economica.Ma il ramo rapine rende sempre e con rischi relativi.Accanto a questo c'è anche la possibilità di innamorarsi.Ed è quello che fa il più giovane dei tre che a differenza degli altri non è un criminale incallito,ma piuttosto un omicida per caso.Quello che forse lo salva ai nostri occhi e ci fa guardare con una certa benevolenza la sua storia d'amore con una ragazza conosciuta a casa del fratello di uno dei suoi complici è la sua ingenuità,forse dovuta alla gioventù che lo fa essere totalemente insconscio del male che provoca.Quando sta con lei è doce ,premuroso,sembra tutto tranne un rapinatore di banche.Che è uno sporco lavoro da fare ma a qualcuno tocca.E ha il suo bel codice d'onore.Dopo quella che doveva essere l'ultima rapina cerca addirittura di liberare uno dei suoi complici invece di fuggire(forse) comodamente in Messico.Ma lo abbandona stufo degli omicidi che quello commette.Ed il ritorno a casa a prendere la sua donna non sarà più fortunato.Questo è un esito felicissimo della filmografia di Altman che fa un film puntiglioso nelle ricostruzioni d'epoca(soprattutto per le trasmissioni alla radio di veri programmi d'epoca) in cui si descrive con la giusta distanza una banda di rapinatori.Ma la si descrive soprattutto da un punto di vista intimo,i loro affetti familiari,gli aiuti dati dagli altri membri della famiglia,i sogni,le aspirazioni di questi rapinatori che per il futuro anelano a qualcosa d'altro.Le analogie con film come Gangster story sono evidenti ma qui è molto più evidente che i personaggi di cui si parla sono nati per perdere.Non hanno mai avuto nulla dalla vita e in cambio non hanno dato nulla.L'America del mito,della libertà qui è una chimera lontana,quasi un incubo per quanto irrangiungibile.Qui parla solo il denaro,l'unica cosa che conta è ottenerlo,non importa in che modo.Qui ogni vestito consumato,ogni strada polverosa,ogni casa da riverniciare,parla di crisi economica. Il Sogno Americano non è passato di qui....

Su John Schuck

non male

Su Bert Remsen

bravo

Su Shelley Duvall

giovanissima ma dal suo essere acerba è tratta la sua spontaneità

Su Keith Carradine

personaggio tutto sommato ingenuo e romantico

Su Robert Altman

quasi una versione modernizzata del western sui generis I compari....

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