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Chromophobia

Regia di Martha Fiennes vedi scheda film

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La recensione su Chromophobia

di supadany
4 stelle

VOTO : 5++.

“Chromophobia” è un film che vorrebbe tanto essere importante, ma che fatica terribilmente a trovare una sua ragion d’essere compiuta.

Non basta essere imparentati con un grande attore (la regista è la sorella di Ralph Fiennes) per essere automaticamente talentuosi e infatti qui Martha Fiennes scrive e dirige una classica multi storia che spreca un cast imponente dilungandosi più del dovuto per giunta senza trovare soluzioni avvincenti, non dico nuove, ma almeno in grado di lasciare un ricordo particolare.

Marcus (Damian Lewis) lavora in un importante studio legale e si trova invischiato in una gestione patrimoniale di un politico di spicco che sfrutta la sua posizione per racimolare più denari possibili.

La moglie di Marcus “Kristin Scott Thomas) si sente trascurata, è sessualmente non appagata, e decide di rifarsi il seno.

Il loro bambino è tremendamente solo e combina guai per farsi notare.

Trent (Ben Chaplin) è un giornalista a caccia di veri scoop e ne troverà uno proprio mettendo nei guai seri l’amico Marcus e con lui la sua intera famiglia, compreso il padre Ian Holm dal quale Marcus ha ereditato tutte le fortune economiche.

Stephen (Ralph Fiennes) è un amante appassionato dell’arte, poco compreso, che finisce vittima di tre adolescenti attirati dalle sue ricchezze.

Gloria (Penelope Cruz) è una prostituta con figlia a carico,le cui ore sono contate per una malattia che decide di non curare per non perdere la figlia di uno dei tanti rapporti a pagamento intrattenuti con il padre di Marcus.

Colin (Rhys Ifans) è un assistente sociale che si prende a cuore la sua storia e che deciderà di starle accanto fino all’ultimo e cercherà di trovare una soluzione per la figlia.

La Fiennes inscena un film corale con tanti aspetti interessanti, ma non centra il bersaglio grosso a cui tutti i film di questa tipologia aspirano apertamente, spesso e volentieri riuscendoci.

Il suo è un racconto poco ispirato e che pecca di superficialità, peraltro è anche troppo diluito in un minutaggio che regala poco, nonostante di aspetti da valorizzare ce ne sarebbero parecchi.

In fondo ci parla di persone diverse che non trovano una loro collocazione precisa nella vita o che quando ce l’hanno è il frutto di segreti che non si possono raccontare.

E proprio per questi aspetti il film odora di occasione sprecata, perché si potevano trovare soluzioni espositive migliori, stringere i tempi e studiare meglio i personaggi.

Ciò nonostante non è nemmeno una pellicola pessima, già solo gli attori presenti destano un minimo di interesse, ma purtroppo manca il sentimento e la narrazione rimane quasi sempre in superficie senza destare l’attenzione (fatto salvo il finale che però arriva troppo tardi).

Abbastanza insipido, peccato.

Su Martha Fiennes

VOTO : 5++.
Regia faticosa che non riesce a far emergere appieno i (tanti) personaggi che ci propone per più di due ore.

Su Ben Chaplin

VOTO : 5,5.
Guidato male non riesce ad emergere anche quando il suo personaggio entra in crisi.

Su

VOTO : 6.
Ruolo non nuovo, ma comunque difficile.
Lei è isterica, ma sembra crederci e qualcosa riesce a trasmettere.

Su Ralph Fiennes

VOTO : 6++.
Bravo, ma non è una novità.
Purtroppo il suo spazio non è tanto e soprattutto rimane sotterrato dal resto.

Su Ian Holm

VOTO : 6++.
Riesce a comunicare lo stato d'animo del suo personaggio anche senza usare le parole.
Peccato cha la storia non decolli.
Sprecato, ma comunque apprezzabile.

Su Rhys Ifans

VOTO : 5++.
Anonimo in ruolo serioso ed appassionato (almeno sulla carta) assai lontano da quelli che in tanti abbiamo apprezzato.
Fuori posto, ma comunque ci prova, ma sbaglia l'occasione.

Su Kristin Scott Thomas

VOTO : 6+.
Argh, lei da l'impressione che avrebbe potuto dominare la scena se alle spalle avesse avuto una guida migliore.
Peccato, ma rimane anche qui una garanzia.

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