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Una donna chiamata Apache

Regia di George McRoots (Giorgio Mariuzzo) vedi scheda film

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La recensione su Una donna chiamata Apache

di giurista81
6 stelle

Film poverissimo girato con un budget irrisorio che si riflette su una messa in scena mediocre (indiani inverosimili, location mediterranee) e su un cast artistico dove solo la Kewa (paradossalmente la migliore del lotto) e il granitico Al Cliver sono presentabili, mentre gli altri forniscono performance imbarazzanti.

Al di là di questo, però, il soggetto non è malaccio e anche se sviluppato da una sceneggiatura approssimativa e appena abbozzata, con dialoghi non sempre riusciti, riesce a creare un grande senso di disagio allo spettaore che, via via, si affeziona ai due protagonisti per essere poi pugnalato alla fine del film.Il regista, quindi, riesce a presentare una pellicola in grado di sortire l'effetto sperato, con alcuni momenti molto romantici (penso al primo bacio tra Cliver e la Kewa) ben commentati dalla colonna sonora di Buddy Maglione. Non male la fotografia. Nel complesso un film che strappa la sufficienza per la sua capacità di commuovere lo spettatore e di farlo sentire partecipe alla impossibile storia d'amore tra un soldato nordista e una ragazza indiana. Voto: 6+

Su George McRoots (Giorgio Mariuzzo)

A parte la direzione degli attori, riesce a tirare fuori il massimo da un budget approssimativo.

Su Yara Kewa

La migliore del lotto, sebbene non debba quasi recitare neppure una battuta. Molto brava con il gioco di sguardi.

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