Regia di John Cromwell vedi scheda film
Solito piccolo grande film targato RKO, originale e coinvolgente, con nella seconda metà una buona dose di suspense. Originale è soprattutto il tema: la libertà vigilata e il difficile reinserimento nella società dopo la prigione. Il personaggio dell'assistente sociale potrebbe sembrare idealistico, ma non lo è affatto. E' semplicemente molto positivo, come sono talune persone che grazie a Dio si trovano qua e là. L'amore disinteressato che ha per la detenuta e il suo spirito di abnegazione anche quando ci va di mezzo la rinuncia all'uomo amato lasciano edificati, e resistono anche quando ci si aspetta che alla prova dei fatti vengano meno. Interessante è anche il personaggio della detenuta, una ragazza dal curriculum molto travagliato, condannata per di più ai pregiudizi della società; essi fanno così male che spesso li vede anche dove non ci sono, e si sente giudicata e condannata anche da chi la rispetta e la ama. E' un film che colpisce e ha un valore aggiunto per l'analisi che fa di certi drammi umani di solito dimenticati dall'opinione pubblica e dal cinema.
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