Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Il film più sfacciatamente reaganiano del grande Clint Eastwood è un'opera a metà tra lo spionaggio (la prima parte) e l'action-movie più puro (la seconda). Deludente il risultato finale.
Voluto, diretto, prodotto e interpretato da Clint Eastwood, “Firefox” rappresenta la prima operazione commerciale su vasta scala della “Malpaso Productions”, la compagnia di proprietà dello stesso Eastwood, con un budget di 21 milioni di dollari, cifra davvero ragguardevole per l'anno 1982. Rappresenta però anche il peggiore, nel senso di più sfacciatamente reaganiano, film del mitico Clint, eguagliato forse solo da “Gunny” un paio di anni più tardi. Il film può essere tranquillamente diviso in due part, con una cesura talmente netta che se esse venissero visionate per separato potrebbero far pensare di trovarsi di fronte a due mediometraggi di differente origine. La prima, interessante, è un'opera di spionaggio classica e dalle ottime tempistiche, la seconda è però poco più che un videogame popolato da sovietici non solo crudeli ma anche inetti. E le scene di volo presenti in questa seconda parte sono sì ben realizzate ma anche innecessariamente oblunghe. Il colpo di grazia alla pellicola lo da però lo stesso Eastwood quando parla in russo: stando al racconto, il pilota è madrelingua russo ed è questa la ragione per cui viene scelto per la missione, ma in realtà ha un accento americano talmente forte dal risultare riconoscibile a distanza di chilometri. E davvero non mi spiego perché non si sia fatto doppiare da un vero russo in tali scene (che non sono poi moltissime). In ogni caso da noi suppongo che tale superficialità sarà stata del tutto piallata dal doppiaggio.
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