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Immortal - Ad vitam

Regia di Enki Bilal vedi scheda film

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La recensione su Immortal - Ad vitam

di ROTOTOM
6 stelle

Curiosissima operazione questo Immortal-Ad Vitam, in cui divinità dell'antico egizio, replicanti, umanoidi e mostri assortiti si fronteggiano districandosi in una trama oscura oltre che a loro, anche a chi l'ha portata sullo schermo. Film difettoso e ibrido di un immaginario fantascentifico non originalissimo, protesi di già visto si fondono a idee di carne nella ricerca del più antico miracolo del mondo: la capacità di generare, privilegio non attribuibile neppure ad un Dio che per proseguire la propria storia immortale deve rintracciare una donna umana, o quasi, e mettere in cantiere un erede nel più classico dei modi. La commistione mito-filosofia-fantascienza sarebbe anche intrigante se non si riducesse ad una semplice ricerca dell'amplesso/stupro, che di divino ha molto poco, lasciando colpevolmente galleggiere in superficie quelle tematiche che se sviluppate avrebbero dato altro spessore a tutto il progetto. Ovvero, il mondo ipertecnologico che si scontra con il mistico mondo degli dei, ai quali sono inconsapevolmente assoggettati. La maternità come atto unico e irripetibile. Il bisogno di ricordare per esistere (un po' il tema di Eternal Sunshine of a spotless mind). Troppa carne al fuoco per il grande Bilal, fumettista e illustratore di immenso talento ma depositario di un'arte cinematografica ancora confusa tra il dire e il mostrare, nonostante i mezzi a disposizione. Gli attori e i modelli digitali infine non si fondono a dovere facendo scadere alcune scene al livello di mediocri modelli poligonali da videogioco. Rimane comunque un esperimento coraggioso e sufficientemente interessante.

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