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Bichunmoo

Regia di Kim Young-jun vedi scheda film

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La recensione su Bichunmoo

di braddock
6 stelle

Interessante capostipite del wuxia sudcoreano che segue lo stile e le storie dei film del genere di produzione cinese, ne seguirono diversi altri tra cui: LEGEND OF THE DEVIL LAKE, SWORD IN THE MOON, IL POTERE DELLA SPADA dello stesso regista e THE RESTLESS sicuramente il migliore, tutti abbastanza riusciti e spettacolari. Gli aspetti migliori di BICHUNMOO sono sicuramente le coereografie dei combattimenti di grande potenza cinetica con spadaccini volanti e corpi che esplodono e gli effetti speciali molto utilizzati e decisamente spettacolari. Convincono anche la colonna sonora spesso tendente all' heavy metal e qualche meraviglia visiva tipiche di questo genere. Tuttavia lo svolgimento della storia lo pensavo molto diverso, inoltre il suo sviluppo è un po' confuso con un finale veramente assurdo. Quindi un film che si guarda volentieri, a tratti esaltante, ma che non presenta quelle atmosfere così intense caratteristica comune di questi fim viste per esempio in LA FORESTA DEI PUGNALI VOLANTI o THE SORCERER AND THE WHITE SNAKE. La storia è un po' contorta ma in breve tratta del dramma d' amore tra Jinha e Sullie. Il primo pensa di essere di umili origini e vive con quello che ritiene essere suo zio, mentre la seconda è la figlia addottiva di un comandante mongolo. Quando la madre di Sullie muore, il padre la obbliga a sposare un generale col quale vuole allearsi ma lei fugge per restare con Jinha. Gli uomini di Taruga quindi, feriscono il ragazzo mortalmente e obbligano Sullie al matrimonio combinato. Jinha, che nel frattempo è stato messo al corrente delle sue vere origini e del responsabile del massacro delle sua casata, riesce a sopravvivere e si dedica al miglioramento delle sue arti marziali per compiere la propria vendetta. Passano gli anni e intanto Sullie è diventata la moglie del generale dal quale ha avuto un erede, questo è però in realtà figlio di Jinha... La partenza è molto buona però poi viene a perdersi quella "poesia delle immagini" e diventando uno dei tanti film di arti marziali intrisi di effetti speciali alla ONCE UPON A TIME IN CHINA però con un budget più ridotto e un cast inferiore. Nel complesso una pellicola spettacolare e avvincente ma che poteva risultare migliore; Kim Joung-jun nel 2005 dirigerà IL POTERE DELLA SPADA più estetico e seguibile  

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