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La donna perfetta

Regia di Frank Oz vedi scheda film

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La recensione su La donna perfetta

di Utente rimosso (cinerubik)
6 stelle

LA DONNA PERFETTA, è un film del 2004, trasposizione cinematografica del romanzo LA FABBRICA DELLE MOGLI scritto da Ira Levin e remake di una prima trasposizione cinematografica (omonima al libro) diretta da Bryan Forbes nel 1975. Nella traduzione del titolo in italiano vi è un'imperfezione (The Stepford Wives sarebbe Le MOGLI di Stepford) di quelle che spesso maldigerisco. La DONNA non è necessariamente MOGLIE perché moglie implica una realtà di coppia e la prospettiva di un marito, ed è proprio su questo che si basa TUTTA la vicenda narrata. Il film, diretto da Frank Oz (La piccola bottega degli orrori, Due figli di..., In & out) racconta infatti la storia di Joanna (Nicole Kidman), manager televisiva "silurata" dall'emittente per cui lavora, poco dopo aver subito l'attentato del concorrente di un reality show da lei ideato e per questo caduta in depressione. Madre di due figli, per risalire dal "tunnel", Joanna asseconda il premuroso marito Walter (Matthew Broderick) accettando di traslocare a Stepford nel Connecticut, dove regna l'ordine, un'armonia surreale e un'inquietante atmosfera felice. Ad accoglierli c'è Claire Wellington (una Glenn Close da applausi), donna energica, piena di carica positiva che tenterà di restituire motivazioni e buonumore a Joanna mostrandole i segreti delle mogli di Stepford. La nuova comunità però nasconde un grande segreto. Un film, LA DONNA PERFETTA che può essere collocato tra le commedie, il "tratto" è quello, pur intingendo appena la punta del pennino nella fantascienza. Ne esce un grottesco quadro di vita, come la vorrebbero "bacchettoni" e fanatici del "c'era una volta", secondo la cui mente contorta, il ruolo delle donne andrebbe confinato a quello di moderne Biancaneve sempre pronte a compiacere l'uomo e a sbrigare le faccende di casa. Alcuni personaggi, come Bobbie (Bette Midler), una cinica e disordinata scrittrice e Roger (Roger Bannister), un gay di mezz'età trasferitosi lì con il suo compagno repubblicano, regalano un tocco di humor di buona qualità. Possono l'amore e i sentimenti puri convivere con la perfezione? Esiste la perfezione? Joanna ne avrebbe da raccontare. La sensazione è che a questo film manchi qualcosa senza la quale si mantiene godibile ma non imperdibile. La trama incuriosisce ma sembra esserci fretta di "svelare" e così lo spettatore non rosola ma si scotta un po'. Frank Oz sa fare certamente di meglio.

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