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Il fascino discreto della borghesia

Regia di Luis Buñuel vedi scheda film

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VinnySparrow

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La recensione su Il fascino discreto della borghesia

di VinnySparrow
9 stelle

Da sempre sono a conoscenza del valore di questa straordinaria opera diretta dal grande Bunuel nel suo ultimo periodo artistico, ma mai mi sarei aspettato di trovarmi di fronte ad un qualcosa di così grottesco, così onirico, così tremendamente divertente e inquietante allo stesso tempo. 

Un film che mi ha letteralmente spiazzato, ho dovuto leggere molto dopo la visione per avere un quadro il più possibile completo per quanto riguarda l'intento del regista. 

Sicuramente un film come questo ha senza dubbio messaggi e critiche ben precise, ma allo stesso tempo ritengo che "Il fascino discreto della borghesia" può essere aperto anche a più di una interpretazione. 

scena

Il fascino discreto della borghesia (1972): scena

La buona educazione, la raffinatezza nel linguaggio e nelle azioni, il saper stare a tavola sono i soli ingredienti che rendono amabile e rispettabile una persona ? Assolutamente no. 

Abbiamo tre distinti signori e tre distinte e attraenti signore, sono amici ma colmi di scheletri nei propri armadi. 

I tre signori controllano grandi traffici di cocaina pura, e le tre signore sembrano essere molto predisposte al sesso e al tradimento. Ma tutto questo è tenuto nascosto il più possibile dalle buone maniere. Ci sono continui inviti a pranzi, cene e colazioni, ma ogni volta vengono a presentarsi situazioni grottesche e ai limiti della realtà. 

E cosa succede fondamentalmente ? In questi pranzi, cene e colazioni...non si mangia quasi mai, perchè accade sempre qualcosa di inaspettato. 

Una volta c'è il giorno sbagliato dell'invito a colazione, un'altra volta i padroni di casa ritardano perchè hanno una tremenda voglia di fare sesso e gli amici che attendono dopo un pò vanno via. Un'altra volta ancora si presenta un esercito di militari quando la cena sta per iniziare. 

Questa gente quindi, che può permettersi praticamente tutto viene privata per un motivo o per un altro di un qualcosa che mai potrebbe mancargli...il cibo. 

scena

Il fascino discreto della borghesia (1972): scena

Sembrerebbe una semplice commedia, ma non è proprio così. 

Andando avanti inizierà a prendere un notevole peso l'aspetto onirico della stroia, il lato oscuro e malvagio di queste persone. 

Sogni inquietanti e conditi di sangue. Fantasmi, morti viventi prenderanno forma e posso assicurare che la sensazione è quella di essere catapultati in altri mondi, in un altro film, in un'altra dimensione. 

Sogni che molto probabilmente hanno quasi la necessità di venire a galla e di esplodere in quanto secondo me rappresentano la vera natura di queste persone che viene repressa nelle loro forzate buone maniere e dal loro finto perbenismo. 

Notare che in questi sogni la morte è sempre presente, ci sono omicidi, esecuzioni, incontri con persone defunte. C'è tutto quello che la realtà non può permettere, ed è proprio in quella dimensione distante dalla realtà che regna la natura reale dei protagonisti. 

Le cene non sono altro che rappresentazioni teatrali, dove i padroni e gli invitati fondamentalmente recitano un ruolo. 

Non a caso uno di loro farà un sogno in merito a questo aspetto. Invitati a cena a casa di un colonnello, una volta seduti a tavola ecco che una lussuosa tenda rossa si apre...giù il sipario...i protagonisti si ritroveranno sopra un palco di un teatro. Scena chiave a parer mio che indica questo aspetto. 

Neanche il futuro è visto con piena luce dai protagonisti della storia, sono tutti consapevoli della loro vera natura...e quella natura potrà anche essere nascosta per lunghi periodi, ma ci sarà un capo-linea, ci sarà una fine, una fine tremenda per loro. 

Bunuel ogni tanto interrompe la storia e ci fa vedere queste persone che camminano a passo veloce in una lunga strada in aperta campagna. Una strada che probabilmente non ha inizio e non ha fine, sono anime vaganti in attesa di un giudizio divino. Mia personalissima interpretazione. 

Julien Bertheau

Il fascino discreto della borghesia (1972): Julien Bertheau

Ed ora per forza bisogna parlare del tema più caro al regista. Il tema della religione. In questo film secondo me il tema religione è visto e trattato in maniera feroce. Forse è proprio questo l'aspetto più drammatico, più violento e in un certo senso anche più disturbante della pellicola. 

Il tema religione è "affidato" se così si può dire ad uno strano personaggio. Un Monsignore, che riesce a farsi dare da due dei protagonisti il lavoro di giardiniere ( un'altra situazione grottesca e improponibile). 

Un uomo che basta vederlo e ascoltarlo per capire che anche in lui c'è qualcosa di sinistro, di misterioso, di poco chiaro e perfino di malvagio. 

Un uomo di Chiesa, un servo di Dio...che però è uomo. Quindi non perfetto, non capace di perdonare così come perdonava e perdona il Cristo. 

La scena della confessione del moribondo, assassino dei genitori del Monsignore è forse il momento più tragico e distruttivo a livello spirituale mai messo in scena in un film. Non dimenticheò mai quella scena. 

Il Monsignore confessa, capisce che sta confessando l'assassino dei tuoi genitori, lo perdona attraverso Cristo, ma mentre se ne va i suoi occhi cadono su un fucile carico di due cartucce....non posso andare avanti, vedrete voi. 

Paul Frankeur, Stéphane Audran, Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Julien Bertheau

Il fascino discreto della borghesia (1972): Paul Frankeur, Stéphane Audran, Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Julien Bertheau

Un film immenso, un capolavoro assoluto. Non di immediata comprensione come tutti i grandi capolavori della storia del cinema. 

Un film che può benissimo essere divertente, e può benissimo essere scioccante allo stesso tempo. 

Credo che tutto dipenda dallo spettatore, sotto quale ottica si appresa a vedere un film come questo. 

La regia di Bunuel è perfetta, molto lineare, priva di chissà quali soluzioni di ripresa ma essenziale nel raccontare con assoluta perfezione una storia che oscilla tra la realtà e l'onirico. 

Attori perfettamente in parte nei loro ruoli, fotografia eccezionale. 

"Il fascino discreto della borghesia" è un'opera d'arte fondamentale, da vedere assolutamente. Un capolavoro. 

 

VinnySparrow 

 

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