Regia di Mario Bava vedi scheda film
Bava ci insegna la pulizia e correttezza di un omicidio attraverso l'esposizione di numerosi esempi, unendoli per farne una catena di reazioni. Poco importa se se ne perde il filo conduttore
Un ispirato Bava sostiene una perfetta lezione di cinema dell'assassinio, raccontando per immagini cruente una serie apparentemente insensata di omicidi, asciutti nella loro essenza quanto impressionanti nella dinamica, scioccando lo spettatore con volti divisi o corpi trapassati, con quella sua inimitabile capacità di amalgamare l'erotismo all'horror, senza timore nel mostrare corpi nudi al solo fine di scatenare pulsioni emotive nello spettatore. Certo la sceneggiatura mostra più di qualche incertezza e l'evoluzione della storia non si rivela come la più lineare possibile, ma il geniale finale impregnato di ironica cattiveria fa dimenticare le imperfezioni di questo "slasher" d'annata. Impressionante.
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