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S.W.A.T - Squadra speciale anticrimine

Regia di Clark Johnson vedi scheda film

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La recensione su S.W.A.T - Squadra speciale anticrimine

di degoffro
6 stelle

Tratto dall’omonima e fortunata serie televisiva degli anni settanta “S.W.A.T.” mantiene quello che promette. Tanta azione (tre lunghe cruciali sequenze distribuite in modo calibrato nelle quasi due ore di visione, dall’adrenalinico incipit con la rapina in banca, alla eccessiva scena centrale di guerriglia urbana per liberare il boss, fino alla pirotecnica conclusione, tutta girata al computer, con un aereo che atterra su un ponte), sparatorie a ripetizione, inseguimenti rocamboleschi, parecchio rumore, discreta confusione, musica ingombrante, moderato divertimento, caratteri, contrapposizioni e sviluppi ultra stereotipati. Scritta da David Ayer (specializzatosi in polizieschi urbani da “Training day” a “Dark blue – Indagini sporche” fino ai suoi film da regista “Harsh times” e “La notte non aspetta”) e David McKenna (ha firmato gli script del mediocre remake di “Carter” con Stallone, di “Blow” di Ted Demme e “Bully” di Larry Clark), la sceneggiatura non si sforza in nulla per uscire dai binari consolidati e direi abusati del genere. Così c’è il solito protagonista, agente della S.W.A.T. che, dopo un’operazione piuttosto disinvolta con un collega per fermare i rapinatori di una banca, si ritrova per punizione, complice un capo non proprio amichevole, degradato a lavorare in uno scantinato in attesa di riscatto. Quando bisogna riformare una nuova squadra ecco l’occasione per ritornare nel giro. Compito quello di scortare un pericoloso criminale, arrestato per un banale fanalino dell’auto rotto, il quale promette in diretta televisiva 100 milioni di dollari a chi lo libererà. Finale con confronto serrato tra i due ex amici e colleghi ora rivali. Tutto prevedibile e già visto, anche perché la regia di Clark Johnson (molta tv nel suo curriculum con episodi di serie cult come “N.Y.P.D.”, “Homicide”, “Law & Order” e “West Wing”, qui pure in un cameo nei panni del collega di L.L. Cool J., quello che viene preso a padellate in faccia) è solo corretta e di routine. Comunque il cast funziona (al solito simpatico e adeguato Samuel L. Jackson, determinata Michelle Rodriguez, pimpante Colin Farrell, per lui ancora un addestramento dopo “Tigerland” e “La regola del sospetto”, più di maniera Olivier Martinez, ma il ruolo gli concede davvero poco, in una piccola ma importante parte anche Jeremy Renner, futuro protagonista di “Hurt locker”), il ritmo tiene, nonostante le due ore di durata (come spesso capita in opere di questo tipo, un taglio qua e là in sede di montaggio non avrebbe fatto male, soprattutto nel troppo diluito finale), qualche battuta funziona (prima dell’esercitazione prova che la nuova squadra deve fare su un aereo dirottato, al detestato capitano Fuller viene detto da Samuel L. Jackson: “Peccato che non sei uno dei terroristi!” oppure la simpatica battuta sul fatto che nella S.W.A.T. non sono ammesse capriole perché quelle si fanno solo nei film di John Woo). Fugaci accenni allo stipendio da fame che gli uomini della S.W.A.T. prendono nonostante la pericolosità del loro lavoro. Un poliziesco d’azione troppo uguale a tanti altri ma con una sua dignità, soprattutto rispetto ad altri indecorosi film tratti da celebri serie tv (su tutti “Charlie’s Angels”, “Starsky & Hutch” e “Hazzard”). Intrattiene senza annoiare, esagera senza essere completamente ridicolo, è banale e caotico senza essere del tutto rincretinente e assordante. Accontentiamoci. 120 milioni di dollari al box office statunitense, tre milioni di Euro scarsi a quello italiano. Curioso infine leggere su imdb.com la sfilza di nomi che erano stati contattati per girare il film: come regista i soggetti più disparati da Tony Scott, Michael Bay, Antoine Fuqua, Rob Cohen, Zack Snyder e Joel Schumacher fino a John Woo e persino Michael Mann. Per il ruolo andato a Farrell, la produzione aveva pensato inizialmente a Mark Wahlberg e Paul Walker. Per la parte andata a Jackson era stato considerato persino Schwarzenegger. Anche Vin Diesel doveva inizialmente fare parte del progetto, ma poi vi ha rinunciato perché impegnano con le riprese di “Chronicles of Riddick”.

Voto: 6

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