Regia di John Landis vedi scheda film
Rilettura ironica e dissacrante del mito romantico del licantropo, ambientato tra le lande sinistre della campagna inglese e in una Londra onirica che sembra rivivere nuovamente l'incubo di Jack Lo Squartatore. Protagonista della disavventura un giovane studente americano in vacanza, che, sopravvissuto all'attacco di un lupo mannaro, ne subisce la maledizione, trasformandosi nella bestia maledetta ad ogni plenilunio. Ricoverato nella capitale, s'innamorerà di una giovane infermiera. La metamorfosi diventa l'occasione di una vera e propria catarsi, pura pulsione di furia animalesca, mentre è la dimesione "umana", tormentata da incubi terribili e ossessionata dalle apparizioni delle anime dannate delle sue vittime, la vera condanna: una sorta di rovesciamento del dilemma esistenziale de La Bella e la Bestia.
Landis abbraccia l'horror senza abbandonare l'ironia naif e grottesca che lo ha reso celebre con pietre miliari, all'epoca già cult generazionali, come The Blues Brothers e Animal House, offrendo nuova linfa a un genere che in quegli anni vedrà trionfare autori come Wes Craven e Sam Raimi. Indimenticabile la scena dell'incontro con i dannati al cinema porno: quasi profetica, visto che quei luoghi, ormai, sono diventati davvero un luogo di incontro tra "laidi"..
La colonna sonora, arricchita da musiche sul tema della luna, dal tono rassicurante, contribuisce ad edulcorare la tragedia incombente: su tutte la scanzonata e profetica title-track Bad Moon Rising e un'inedita Blue Moon. Gli effetti speciali sono del maestro del make-up Rick Baker.
Nonj è nuovo al cinema di "genere", vista la sua lunga gavetta come cascatore in b-movies horror e western.
Bravo protagonista.
Brava, nella parte della giovane infermiera inglese.
Bravo attore, nella parte dell'amico del protagonista.
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