Regia di Shinichirô Watanabe, Hiroyuki Okiura vedi scheda film
In un futuro universalizzato, dove Berlino confina con Manhattan e Marte sembra la Terra, una squadra di insoliti cacciatori di taglie che si muove sull’astronave Bebop deve salvare il mondo del futuro sull’orlo del baratro costituito dal bioterrorismo. Tratto dalla fortunata e omonima serie Tv giapponese, il film colpisce per la ricchezza visiva e di struttura. Gli scenari delle megalopoli sono affascinanti e accolgono in modo realistico le paure e i dubbi sul futuro dell’umanità che ci angosciano già nel presente e con cui iniziamo duramente a confrontarci. Dal punto di vista della struttura, il film si lascia attraversare da una moltitudine di generi che si sfilano l’uno sull’altro come la pelle del serpente e consegnano alla pellicola - pur di origine Tv - una solida patente cinematografica. Il tratto originario “manga” è ammorbidito e la fluidità e la naturalezza dei movimenti ricordano quelli del vecchio rotoscopio. Paradossalmente in questa ricchezza è anche il limite del film, troppo lungo, con una trama involuta e l’animazione in alcuni punti mostra evidenti cadute di qualità.
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