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Storia immortale

Regia di Orson Welles vedi scheda film

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La recensione su Storia immortale

di steno79
8 stelle

Nel suo Dizionario dei film Mereghetti dà il massimo del punteggio a questo film, definendolo "uno dei più belli e importanti di Welles", e lo stesso apprezzamento gli riserva Claudio Valentinetti nella sua monografia sul regista per Il Castoro cinema. Io non mi trovo del tutto d'accordo : mi sembra un film comunque ben riuscito, ma non così eccezionale. E' una sorta di favola tratta da un racconto di Isak Dinesen, ovvero Karen Blixen, ambientata sull'isola di Macao, dove Welles interpreta Mr. Clay, un ricco e arrogante mercante che vuole far diventare realtà un'antica leggenda su un uomo ricco che aveva pagato 5 ghinee a un marinaio povero per accoppiarsi con la sua giovane moglie e avere un figlio. E' una sorta di metafora della creazione artistica in generale e cinematografica in particolare, con un Welles che agisce come una sorta di regista-demiurgo, anche se alla fine sarà sconfitto nella sua pretesa di alterare la realtà esclusivamente per soddisfare i propri desideri. Visivamente conserva la bellezza delle composizioni figurative wellesiane, nonostante sia girato per la televisione su un budget non troppo cospicuo : fra l'altro, il maestro torna ad utilizzare il "deep focus", ossia la profondità di campo che aveva destato tanta impressione ai tempi di Quarto potere. I dialoghi, però, sono un pò troppo fioriti e letterari, e la recitazione a tratti carente, soprattutto quella dello stesso Welles che si limita a replicare uno dei tanti cattivi da lui interpretati in precedenza, senza uno spessore particolare, ma, anzi, con un'ombra di manierismo e  affettazione. Più brava la Moreau, per quanto non al massimo della forma. Le musiche di Satie sono le stesse utilizzate in Fuoco fatuo di Louis Malle, dove erano legate in maniera più efficace alle immagini. Nel complesso, un'opera comunque di livello medio-alto, ma non fra le maggiori del grandissimo regista (credo che il vero capolavoro della maturità per lui sia stato F for fake- F come falso). voto 8 

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