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Conspiracy - Le origini della Shoah

Regia di Frank Pierson vedi scheda film

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La recensione su Conspiracy - Le origini della Shoah

di fixer
8 stelle

Il 20.1.1941 ebbe luogo a Wannsee,vicino a Berlino, una riunione di gerarchi nazisti il cui scopo era quello di definire e avviare la famigerata Endlosung, o soluzione finale. Anfitrione era Adolf Eichmann e presidente della riunione era Reinhardt Heydrich, Reichsprotektor in Boemia e Moravia e capo del Sicherheitdienst (Servizio di sicurezza del Reich). A noi è arrivato di quella riunione un verbale che registra gli interventi dei vari gerarchi presenti.
Si evince dal verbale che le SS stanno per prendere il comando di tutta la questione relativa agli ebrei. La riunione ha lo scopo non di discutere ma di imporre la volontà di Heydrich e cioè quella di arrivare in tempi brevi all'eliminazione di tutti gli ebrei presenti non solo in Germania ma in tutte le zone occupate. Le timide o piccate osservazioni di qualche gerarca vengono presto azzerate con velate minacce. La cosa curiosa è che non si protesta per l'enormità del piano criminale nazista, ma per questioni di metodo.
In fondo, il tema è proprio questo:il metodo. E' evidente che tutti, sia pur in gradi diversi, accettano che vengano sterminati milioni di ebrei. Ed è probabile anche che qualcuno di loro storcesse il naso, all'inizio (come il presidente della cancelleria del Reich Kietzinger o l'autore delle leggi di Norimberga l'avvocato Stuckhart), ma il clima politico era tale che alla fine, per timore, tutti accettano. Nel film è pure chiara l'insofferenza degli alti gradi militari e diplomatici verso l'insolenza e la crescente egemonia delle SS nei settori chiave della politica (sicurezza, operazioni militari, questione ebraica, verifica della razza, questioni di sicurezza nei Paesi occupati ecc.). La cosa terribile è notare quanto fosse ormai ineluttabile il sopravvento del terrore nella vita quotidianae come perfino le alte sfere politiche e militari fossero soggiogate dalla paura di ritorsioni o misure punitive da parte delle SS e della Gestapo. E' un film da vedere e su cui riflettere seriamente. Fa rabbrividire notare come una Nazione civile, intellettualmente e culturalmente avanzata, possa essere caduta in questo baratro, da cui pochissimi si sono potuti sottrarre sacrificando la loro vita oppure fuggendo.

Su Frank Pierson

Il regista descrive bene l'ambientazione e il clima psicologico che si respira. E' ovvio che le conversazioni fuori dalla riunione sono del tutto inventate, ma sono abbastanza credibili. Il film risulta essere quindi una relazione semi-documentaristica di una delle riunioni più tremende della storia umana: un consesso di alti gerarchi in cui si pianificò l'eliminazione di milioni di esseri umani.
Il film risulta credibile per l'assurda meticolosità con cui i gerarchi decisero quali erano i gradi di sangue misto da cui conseguiva l'eliminazione o la salvezza.
Curiosa poi è la frase con cui Heydrich definisce un ebreo vero e cioè il suo comportamento.

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