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Il crimine di padre Amaro

Regia di Carlos Carrera vedi scheda film

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La recensione su Il crimine di padre Amaro

di speedy34
4 stelle

Una magra (ma pur sempre utile!) consolazione: il nostro "Pinocchio" cinematografico nazionale (il film di Roberto Benigni pur con tutte le sue imperfezioni rimane un’opera validissima!) è stato escluso dalla rosa delle Nominations come Miglior Film Straniero ai prossimi Oscar 2003 non da altre opere meritorie o film di indiscussa qualità ma (probabilmente!) da poco chiare leggi di rapporti ed alleanze cinematografiche e politiche distributive/produttive misteriose. Solo infatti sulla base di queste oscure circostanze si riesce a comprendere la presenza del film "Il crimine di Padre Amaro", diretto dal regista messicano Carlos Carrera, tra le opere che concorreranno alla "mitica" statuetta come Miglior Film girato non in lingua inglese. La storia del giovane prete Amaro (Gael Garcia Amores Perros Bernal) che, fresco di voti, viene mandato presso la chiesa della piccola comunità di Los Reyes, Aldama, e qui precipitare in un vortice di lussuria, fanatismo ed oscuri giochi di potere ha l’andamento di tante telenovelas del mercato sudamericano che imperversano sul piccolo schermo e caratterizzazione di personaggi e sviluppi di intrecci da classico "feuilletton" (non è un caso se il film è una trasposizione, aggiornata ai nostri anni, del romanzo omonimo scritto nel 1875 dal grande romanziere portoghese Jose Maria Eca de Queiroz). Dopo "Uccelli di Rovo" si è detto oramai banalmente tutto sul celibato dei preti e sulla fragilità carnale della natura umana (Padre Amaro ingraviderà la giovane e bella figlia della "perpetua", a sua volta amante del Padre Superiore!) ed in merito agli oscuri rapporti della Chiesa con i "malaffari" nazionali ( e a qualsiasi latitudine terrestre essi si sviluppino!) il regista Carrera, pedante e didascalico nel suo lavoro, ne fa una lettura superficiale e poco convincente. Dopo il capolavoro del 2000 "Amores Perros", attendiamo così il Messico ad una nuova e più matura prova che ci convinca definitivamente della rinascita di una cinematografia che per anni abbiamo creduto in fin di vita!

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