Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Film di G. Salvatores, tratto dal romanzo omonimo di N. Ammaniti (autore che amo).
Michele è un bambino che vive in un paesino del sud. Passa le sue giornate in bici con gli amici e la sorella. Un giorno Michele incuriosito da una porta di lamiera, la apre e trova un buco da cui si vede un piede coperto. Scappa e dopo la paura, scopre che il piede è di un bambino malconcio, quasi cieco e malnutrito. Inizia così una strana amicizia. Michele si prende cura del piccolo. Guardando la tv, si rende conto che il ragazzino del buco è Filippo, milanese, rapito. Purtroppo la famiglia di Michele è implicata nel reato. Arriva Sergio, capobanda. Occorre uccidere Filippo, la polizia lo cerca. Michele si precipita a salvarlo, lo manda fra i campi, arrivai il padre che spara, ma spara a Michele.
Questo è un film di cui dovremmo andare fieri. C'è tutto, una bella storia, inquadrature potenti, finale con morale. Salvatores ci tiene col fiato sospeso, ci fa sperare e commuovere. Il regista di Mediterraneo è tornato a proporre storie intense, ricche, sempre accompagnato dal bravo e fedele amico D. Abatantuono.
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