Regia di Francesco Falaschi vedi scheda film
Emma (Dazzi) è assessore in un paese del grossetano. In passato ha sofferto di ipomania, un disturbo del comportamento che la portava ad un'esuberanza incontenibile, ad un'iperattività frenetica e alla totale assenza di barriere nell'espressione delle proprie emozioni. I farmaci hanno placato la furia della malattia, tant'è che suo marito (Giallini) non ne sa nulla. La fortuita mancanza di sedativi in occasione della vigilia del matrimonio della migliore amica di Emma (Alvigini) costituisce l'occasione per scoperchiare di nuovo tutta la sua esuberanza. Smarrite e infastidite, le persone che le stanno intorno cominciano a riconoscere la verità dei loro sentimenti.
Al suo primo lungometraggio, Falaschi punta tutto sulla magnifica prova d'attrice di Cecilia Dazzi, imbastendo una commedia degli equivoci garbata e spumeggiante, a tratti corriva, che approccia in maniera divertente il problema del disagio psichico.
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