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Ridere per ridere

Regia di John Landis vedi scheda film

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TomasTicciati

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La recensione su Ridere per ridere

di TomasTicciati
6 stelle

A sei anni di distanza (!!!) dal primo lungometraggio, Slok, Landis torna in pista coadiuvato da Zucker-Abrahams-Zucker per girare una piccola-grande summa del cinema demenziale, del cinema parodia, del cinema fatto sketch. Gli ottanta minuti della pellicola sono un susseguirsi di finti lanci di telegiornale e finti spot televisivi (chissà se Verhoeven per "Robocop" si è ispirato al maestro Landis), di sketch a sfondo sessuale (Catholic High School Girls in Trouble il più divertente), razziale e politico (lo spot sul Monopoli è delizioso) e di finti trailer cinematografici che coglionano i desaster-movie tanto in voga negli anni '70. Personalmente ritengo l'episodio centrale - "A fistful of Yen" - un gradino più basso dell'intera operazione risata.

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