Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Il film che più si discosta dalla cinematografia di Kubrick, soprattutto quella che seguirà da "2001: Odissea nello spazio" in poi, è un poliedrico manifesto contro l'assurdità della guerra che nel '64, anno in cui fu girato, aleggiava come una costante minaccia di un armageddon nucleare in grado di annientare il mondo intero. Peter Sellers, in un triplice ruolo, è indubbiamente la ciliegina sulla torta di un magniloquente ritratto delle contraddizioni della Guerra Fredda, ironico, scanzonato ed al tempo stesso tragico (al proposito la telefonata tra il presidente americano e quello russo è una vetta insuperabile di teatro dell'assurdo). Kubrick si dimostra qui, ancor più che in altre pellicole, un abile costruttore di storie che riescono a travalicare la semplice forza della trama, ed esondano in un crescendo di paradossi e colpi di scena fino all'indimenticabile finale. Personalmente non è il mio film preferito del grande regista, ma merita indubbiamente la visione e rappresenta ancora oggi una delle più dissacranti interpretazioni dello spirito antimilitarista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta