Regia di Jack Arnold vedi scheda film
Un capolavoro assoluto della fantascienza, un film ingiustamente sconosciuto ai più (non ricordo di averlo mai visto sulla tv in chiaro). Tramite effetti speciali stupefacenti (prodotto di creatività e inventiva, non di tecniche digitali), Jack Arnold mette in scena una storia che ci cattura fin da subito, come pure ci prende anche l'angoscia del protagonista che si vede rimpicciolire ogni giorno un po' di più. Il film è anche una profonda riflessione sull'uomo, il suo senso, la sua dignità, il suo posto nell'universo, per questo si può dire senza esagerare che sia un film di fantascenza con forti rimandi filosofici e religiosi. In fondo, l'essere fisicamente piccolissimo aiuta il protagonista a sentirsi come l'uomo veramente è: una parte piccolissima dell'universo, eppure voluto e amato da Dio sopra ogni altra creatura. Allo stesso modo, l'amore della moglie per lui non diminuisce né cambia a causa delle sue ridottissime dimensioni fisiche. Attori molto bravi (e molto sconosciuti) e grande suspense.
Il doppiaggio è fatto bene di per sé, ma che incompetente ha fatto le traduzioni? Ho guardato il film in inglese, poi ho ascoltato alcuni segmenti in italiano, per curiosità. Il discorso della voce narrante del finale, in particolare, nonostante tutta la sua importanza, è stato violentato da un'errore di traduzione del livello di terza media. In inglese sentiamo: to God there is no zero. Cioè: per Dio non esiste lo zero (meglio traducibile con "non ci sono esseri senza significato"). E in italiano? "Giunti a Dio non vi è il nulla". Quindi il significato della frase originale viene completamente snaturato, cambiato. L'italiano risulta inevitabilmente bislacco e incomprensibile. Allo stesso modo, sciocco e fuorviante il titolo italiano, che puntava su un certo effettismo per avere più presa sul pubblico. Scusate ma dovevo togliermi questo sassolino dalla scarpa.
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