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Solo sotto le stelle

Regia di David Miller vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Solo sotto le stelle

di axe
8 stelle

John W.Burns, detto Jack, è un cowboy itinerante, amante della natura e della solitudine, incapace di adattarsi alla sua contemporaneità, inizio decennio 1960. Appreso da Jerry, una donna amata in passato, che il marito Paul, suo caro amico, è stato condannato a due anni di carcere, si fa arrestare con il fine di evadere portandolo con lui. Ma Paul rifiuta; il protagonista, pertanto è costretto ad una fuga solitaria sulle montagne, con il solo aiuto della sua cavalla e del suo fucile, inseguito da uomini determinati e dotati di equipaggiamenti moderni. Un buon western "tardivo", del quale ho molto apprezzato la caratterizzazione del protagonista. "Jack" Burns, del quale sappiamo che ha una quarantina d'anni mal portati, ha combattuto con onore in Corea ed ha passato qualche guaio con le autorità militari, è un amante della libertà e, contemporaneamente, un nostalgico dei tempi che furono. E' infatti estremamente insofferente delle mille regole, convenzioni sociali ed usi, che l'avanzare della modernità ha portato con sè. Di questo è pienamente consapevole, pertanto si ritiene inadeguato non solo a gestire pienamente il rapporto con un'altra donna, ma anche a metter radici in una specifica località. Pertanto ama vagare, privo di documenti, in un Nuovo Messico le cui aride terre sono ormai solcate da trafficate strade asfaltate e divise dal filo spinato, mantenendosi con lavori occasionali. Ciò non implica che Jack sia privo di morale; è anzi un uomo di saldi principi. L'amore per una donna non ha rovinato la sua antica amicizia con Paul, il marito di lei. Il protagonista non esita, anzi, a mettersi nei guai pur di concedere all'amico la possibilità di fuggire dal carcere. Ma i tempi sono cambiati, ed anche le persone. Paul ha moglie e figlio; anche preoccupandosi di loro, pur essendone tentato, rinunzia ad evadere, preferendo un paio d'anni di reclusione e la possibilità di reinserirsi, poi, nella vita sociale. Jack, dopo aver salutato la sua amata, recupera Whisky, una bizzosa cavalla cui è affezionato, e fugge in direzione del Messico. Grazie alle proprie capacità e tenacia, riesce a seminare gli inseguitori, senza ucciderne nessuno, benchè essi abbiano a disposizione autoveicoli e perfino un elicottero. Lo sceriffo Johnson, quasi rassegnato ad un fallimento che non lo scontenta fino in fondo, forse per una certa ammirazione verso il cowboy, si allontana dall'area delle ricerche, per poi, inaspettatamente, incappare nel fuggiasco. Un destino beffardo attende infatti Jack. E' investito da un autotreno, mentre tenta di attraversare una strada trafficata. Epilogo amarissimo; l'uomo rimane in stato catatonico, forse ferito gravemente; la sua compagna d'avventura, la cavalla, sofferente in terra, riceve il colpo di grazia, mentre giunge un'ambulanza destinata a trasportarlo in ospedale. Il suo cappello rimane sull'asfalto, destinato ad essere schiacciato da altri veicoli e dimenticato al bordo della strada. E' un evidente emblema dell'ineluttabile e triste sorte di uno stile di vita ormai travolto dal mutamento dei tempi. Buona prestazione degli attori. Kirk Douglas interpreta Jack, uomo volitivo ed individualista, assetato di libertà, tragicamente fuori tempo e contesto e per questo destinato alla sconfitta; Walter Matthau è nel ruolo dello sceriffo Johnson; Gena Rowlands è Jerry. Ho trovato molto evocativa la ricostruzione del Nuovo Messico degli anni '60, fino ad alcuni decenni prima terra di conquista per cowboys, pionieri ed avventurieri, delle cui epopee non sopravvivono che i ricordi ed alcuni segni esteriori. Ottima e varia la colonna sonora. Le tematiche trattate saranno riprese ed ampliate dal regista Sam Peckinpah, il quale - almeno, da quanto posso valutare in rapporto ai film che ho visto - tenderà a dar loro una dimensione "corale". L'opera in esame racconta di un unico uomo impegnato in un'epica fuga dalla modernità, impresa destinata a fallire poichè il progresso non si può fermare. Avventura e dramma si fondono in un emozionante racconto con un protagonista di eccezionale spessore tragico.

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