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La zona d'interesse

Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film

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La recensione su La zona d'interesse

di andenko
7 stelle

Purtroppo (o per fortuna?) l'operazione cinematografica riesce così bene che alcuni spettatori non si angosciano affatto! Come se anche noi spettatori, al pari del comandante Höss e della sua famiglia, fossimo protagonisti e comparse della banalità del male. Voto: 7-

Christian Friedel

La zona d'interesse (2023): Christian Friedel

Ogni volta che sento la definizione "capolavoro", entro in sala alquanto sospettoso. In questo caso, il progetto artistico de "La zona d'interesse" è chiaro fin dai titoli di testa: utilizzare ogni strumento della settima arte per mettere in scena la banalità del male, senza equivoci e senza orpelli. La scommessa è vinta. Regia, fotografia, recitazione, dialoghi, scenografie, progetto sonoro, concorrono tutti alla buona riuscita dell'opera: angosciare, senza mostrare nulla. Ho particolarmente apprezzato la sceneggiatura attenta a evitare ogni stilema caricaturale delle SS. Avrete notato che sadismo, saluto romano e "Heil Hitler" sono i grandi assenti della narrazione, il che, paradossalmente, li rende ancora più presenti e aumenta il loro peso specifico.

Purtroppo (o per fortuna?) l'operazione cinematografica riesce così bene che alcuni spettatori non si angosciano affatto! E anche io, a onor del vero, pur apprezzando le qualità dell'opera (che sono innegabili), nell'ultima mezz'ora ho sbirciato spesso l'orologio. Come se anche noi spettatori, al pari del comandante Höss e della sua famiglia, fossimo protagonisti e comparse della banalità del male.

Voto: 7-

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