Regia di Todd Field vedi scheda film
È un film dalle due anime, la prima che descrive un’esistenza familiare apparentemente tranquilla nella provincia americana, la seconda che spazza via il ciarpame delle apparenze liberando mostri orribili. La famiglia Fowler è benestante; un marito dottore, una moglie insegnante del coro e Frank, un figlio adorato e proteso verso una brillante laurea in architettura. L’idillio è spezzato quando l’ex marito della compagna di Frank, accecato dalla gelosia, uccide il ragazzo con un colpo di pistola in pieno volto. I coniugi Fowler conoscono un dolore forte e sordo che sopportano con dignità, ma quando scoprono che l’assassino del figlio rischia solo una mite condanna detentiva, odio e rancore iniziano a liberarsi come da un vaso di Pandora incautamente aperto. La stanza del figlio appare per pochi commoventi istanti, ma è la camera da letto che diventa protagonista, facendo da sfondo alla difficoltà dei due coniugi a dirsi le parole che non si erano mai detti in tanti anni di matrimonio e al conflitto insanabile tra la giustizia degli uomini e la legge del sangue. L’idea che il beffardo assassino del figlio possa aggirarsi libero tra loro, determina nei due coniugi la convinzione dell’inadeguatezza delle leggi scritte rispetto a un dolore senza fine e che l’unico risarcimento possibile sia quello della legge primitiva del taglione, ma anche questa è una soluzione che non dà conforto e che lascia aleggiare nella camera da letto, la percezione della sconfitta e un forte odore di Oscar per i due protagonisti.
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