La recensione su Gosford Park

di supadany

8 stelle

VOTO : 7.

Altman a questo giro ci regala un giallo in costume dove gestisce un cast allargato (dove in tanti trovano il loro momento di gloria) e delizioso sfruttando l’ambientazione, una villa a dir poco lussuosa.

L’occasione di questo ritrovo è l’annuale battuta di caccia, ma quando il proprietario verrà trovato morto partirà un’indagine dove diversi individui saranno sospettati; potrebbe sembrare un caso semplice, ma l’ispettore incaricato di sbrigliare la situazione, scoprirà ben presto che sono diverse le persone che avrebbero avuto un possibile valido movente.

Altman si diverte un mondo con questo giallo inusuale per lui, ma la sua nota abilità nel saper gestire storie dove la collettività supera di gran lunga il valore del singolo, gli permette di riuscire a confezionare un film tutto da vedere.

La sua mano è sempre elegante, forse un po’ compassata in alcuni frangenti, ma sostanzialmente felice, grazie ad una sceneggiatura ben calibrata (dialoghi ben scritti e trama efficiente), dove non manca un po’ di ironia e soprattutto uno sguardo profondo sui rapporti sociali tra le diverse classi (ogni personaggio di spicco, oltre ad avere la sua manovalanza personale, ha rapporti con gli altri sovente cordiali solo di facciata).

Un buon film che offre tanto al pubblico, sia preso come giallo classico che come prodotto da gustarsi per l’eleganza e la definizione di quanto si vede e si sente; in più non ammicca, racconta la sua storia senza piegarsi ai tempi, dove ogni venti secondi deve succedere qualcosa di immediatamente entusiasmante, ma nel contempo ogni sequenza non è frutto del caso.

Elegante ed intelligente.