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Biuti quin Olivia

Regia di Federica Martino vedi scheda film

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La recensione su Biuti quin Olivia

di speedy34
6 stelle



BEAUTY QUEEN OLIVIA OSSIA, TRASCRIVENDO COME SI PRONUNCIA, BIUTI QUIN OLIVIA: È IL NOME DEL CONCORSO SETTIMANALE CHE LILLI, una ragazzina di un quartiere periferico romano, organizza in onore della bionda attrice australiana Olivia Newton John, star del musical “Grease”. Lilli crede nelle favole, si abbiglia come la sua eroina (siamo negli anni '80 e tutto è ipercolorato e sopra le righe) e sogna di fare la ballerina.
Altra realtà, meno patinata, è quella della giovanissima Olivia, ragazza sbandata, con madre delusa dalla vita e picchiate entrambe da un marito/padre violento e volgare. Le due ragazze finiscono nella stessa classe e diventano amiche: insieme affronteranno un viaggio di mille avventure e disavventure che, in fuga dal mondo e senza tetto e nè legge, le unirà per sempre mettendo fine alla loro infanzia.
Esordio coraggioso ed insolito (per tematica e stile) di una regista, Federica Martino, che proviene direttamente da quegli anni '80 che descrive con sincera partecipazione.
Grazie anche alla scelta di un cast d’attori che aderiscono ai loro personaggi con vivo ed emotivo coinvolgimento: Elena Bonelli, nel ruolo della madre Franca; Manrico Gammarota, il padre Salvatore; Eleonora Materazzo,nel ruolo di Lilli, è una perfetta e favolistica “Alice” di periferia naturalizzata hollywoodiana, ma è nel viso sofferto di Carolina Felline, Olivia, che la regista trova, paradossalmente, gli unici raggi di sole che inevitabilmente accompagnano anche le più disadattate delle vite.
Se notevole è il lavoro con gli attori, Federica Martino regista e sceneggiatrice “sbanda” e non trova spiragli che non siano facili e scontate scorciatoie narrative, ma dimostra di avere quell’amore per i dettagli ed i piccoli/grandi accadimenti della vita umana che nessuna tecnica cinematografica ed anni di gavetta le avrebbero potuto insegnare.


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